Pensione usuranti: come si calcolano i 7 anni di notturni?

Risposta di Barbara Weisz

27 Febbraio 2024 08:30

Gianfranco chiede:

Per il conteggio dei 7 anni di lavoro usurante negli ultimi 10 deve essere compreso anche l’ultimo anno di lavoro?

La legge prevede che il diritto alla pensione anticipata spetti per lavori usuranti svolti per almeno sette anni negli ultimi dieci di lavoro oppure per la metà della vita lavorativa complessiva.

Rileva anche l’ultimo anno di lavoro, mentre sono esclusi dal calcolo i contributi figurativi.

Le regole sono indicate nell’articolo 1, comma 2, del dlgs 67/2011. In base al quale il diritto al trattamento pensionistico per i lavori usuranti è previsto per coloro che abbiamo svolto le mansioni previste per un periodo di tempo pari ad almeno sette anni negli ultimi dieci di attività lavorativa, oppure per almeno la metà della vita lavorativa complessiva.

Il successivo comma 3 specifica che si tiene conto dei periodi di svolgimento effettivo delle attività lavorative usuranti «con esclusione di quelli totalmente coperti da contribuzione figurativa».

Per quanto riguarda il contratto, il requisito si raggiunge con le seguenti quote:

  • quota 97,6 (61 anni e 7 mesi di età più 35 anni di contributi) per i dipendenti.
  • quota 98,6 (62 anni e 7 mesi di età più 35 anni di contributi) per gli autonomi.

Quindi, per rispondere con completezza alla sua domanda, direi che l’ultimo anno di lavoro rientra nel calcolo, a meno che non sia coperto da contribuzione figurativa. Aggiungo infine che, per la pensione anticipata dei lavoratori addetti a addetti a turni notturni, il requisito da certificare è che la turnazione sia stata svolta, in alternativa:

  • per almeno sei ore consecutive tra la mezzanotte e le cinque del mattino per un minimo di 64 giorni in un anno;
  • per almeno tre ore consecutive tra la mezzanotte e le cinque del mattino per un intero anno.

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Risposta di Barbara Weisz