Pensione, cumulo e Gestione Separata: Cassazione vs. INPS

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 11 Marzo 2020
Aggiornato 18 Maggio 2022 19:10

Adelchi chiede:

Chiedo cosa fare per il computo di 2 anni ai fini del raggiungimento di 35 anni di contribuzione per il pensionamento da lavoro usurante, anche in virtù della sentenza della Cassazione 26039/2019.  Secondo la risposta INPS fornitami: Ai fini dell’accesso anticipato al pensionamento per i c.d lavoratori usuranti sono previsti, oltre agli altri requisiti soggettivi, anche il perfezionamento del requisito di un’anzianità contributiva minima non inferiore a 35 anni corrispondenti a 1820 settimane senza la concorrenza della contribuzione versata a carico della gestione separata.

La sentenza che lei cita si riferisce tecnicamente a una questione diversa dalla possibilità di utilizzare i contributi in gestione separata per raggiungere il requisito della pensione usuranti.

La risposta INPS è in linea con la circolare 90/2017 dell’istituto di previdenza, secondo cui il requisito contributivo per questa tipologia di pensione è raggiungibile anche utilizzando il cumulo della contribuzione versata in una delle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ma non si parla di contributi in gestione separata.

In assenza di altri documenti di prassi che incamerino questa possibilità, la risposta INPS conferma questa interpretazione.

La sentenza di Cassazione 26039/2019 si riferisce alla possibilità di utilizzare i contributi in gestione separata per effettuare la ricongiunzione: si tratta, in effetti, di un pronunciamento che va contro l’interpretazione INPS di poterli sommare solo attraverso totalizzazione o cumulo.

Dalla sua domanda sembra che il problema sia valorizzare i due anni di contributi che ha versato e raggiungere i 35 anni necessari alla pensione lavori usuranti, a prescindere da quale istituto si scelga (totalizzazione, cumulo, ricongiunzione).

Tenta presente che per questa tipologia di pensione il lavoro usurante deve essere stato svolto per almeno sette anni negli ultimi dieci, oppure per la metà della vita lavorativa.

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Risposta di Barbara Weisz