Lavoro notturno, in pensione con la quota 41

Risposta di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Gennaio 2017
Aggiornato 2 Marzo 2018 10:33

Luca .G chiede:

Sono nato il 14 maggio 1961, il 2 novembre del 1976 inizio a lavorare in una ditta metalmeccanica; dal 1991 al 2012 lavoro con turno notturno continuativo (21 anni di notturno fisso) e dal 2012 ad oggi su tre turni 6/14 – 14/22 – 22/06. Come lavoratore impegnato in attività usurante posso rientrare nei parametri per accedere alla pensione con la quota 41  in base alla nuova legge di stabilità?

Sì, lei rientra nei criteri per la quota 41 dei precoci: un anno di contributi entro i 19 anni (ha iniziato a lavorare a 15 anni) e turni notturni (che ha svolto per oltre metà della vita lavorativa, e che continua a svolgere).

=> Precoci quota 41, pensione per pochi

Avendo iniziato a lavorare nel novembre del ’76, raggiungerà la quota 41 ai fini della pensione nel novembre del 2017.
I riferimenti normativi sono il comma 199 e 200 della Legge di Stabilità.

In generale, è importante distinguere tra i nuovi requisiti per la pensione riservati ai precoci che svolgono lavori gravosi e i soggetti impegnati in attività usuranti. Qui trova tutte le differenze:

=> Lavoro gravoso e usurante a confronto

Barbara Weisz

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