Esodati e pensioni, Damiano: Governo trovi le risorse

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 4 Settembre 2013
Aggiornato 5 Settembre 2013 17:17

Il presidente della commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, torna sul tema esodati e riforma delle pensioni esponendo le proprie preoccupazioni sulle risorse, dopo la cancellazione dell'IMU.

Oltre alle risorse per coprire la cancellazione dell’IMU ed per evitare l’aumento dell’aliquota IVA al 22%, il Governo dovrebbe pensare anche alle risorse per gli esodati e per la Riforma delle Pensioni. Questo in sintesi il pensiero, espresso sul proprio blog, del presidente della commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano. Quest’ultimo ha apertamente manifestato la propria preoccupazione sul fatto che per trovare le ingenti risorse necessarie a garantire la copertura per la cancellazione dell’IMU, non vi sia ulteriore margine per affrontare i problemi del sistema previdenziale italiano. Esodati=> approfondimenti, novità e proposte Ricordiamo che lo stesso CdM che ha varato il decreto IMU ha anche esteso la salvaguardia dalla Riforma delle Pensioni Fornero a 6.500 licenziati individuali. Questo, per Damiano, «ha il pregio di risolvere il problema dei lavoratori che sono stati licenziati, perlopiù nelle piccole aziende invisibili, e questo è un bene. Ma 6.500 casi risolti rappresentano una parte infinitesima della platea complessiva che, come si è visto, persino l’INPS non riesce a quantificare».

Flessibilità in uscita

La proposta di del ministro del Welfare Enrico Giovannini di introdurre un prepensionamento con prestito statale per Damiano non è praticabile: «la proposta non ci convince e la mia contrarietà si basa sul fatto che si trasforma un futuro diritto previdenziale in un mero intervento di tipo assistenziale; che si pretende addirittura la restituzione di questo acconto quando il lavoratore riceverà la pensione». Meglio invece puntare sulla flessibilità in uscita, permettendo di andare in pensione tra i 62 e i 70 anni, con almeno 35 anni di contributi ed una penalizzazione massima dell’8% per chi esce dal mondo del lavoro in anticipo (Riforma Pensioni => proposte Giovannni e Damiano a confronto).

Ricongiunzioni non onerose

Prioritario poi mettere mano alle norme sulle «ricongiunzioni pensionistiche, che debbono tornare gratuite, dopo l’errore commesso dal governo Berlusconi che le ha rese onerose, costringendo molti lavoratori a versare due volte i contributi per avere una sola pensione». Infine Damiano sottolinea come sia cruciale che le proposte di rivisitazione non aggiungano oneri al sistema previdenziale stesso. =>Scopri la soluzione Fornero per ricongiunzioni da onerose a gratuite