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Inarcassa sconta i contributi ai professionisti

di Francesca Vinciarelli

18 Febbraio 2016 09:00

Modifiche al sistema sanzionatorio avviate da Inarcassa, che riconosce le difficoltà di professionisti, architetti ed ingegneri nel versare i contributi previdenziali ed assistenziali.

Cambia il sistema sanzionatorio per gli iscritti ad Inarcassa: riconoscendo le obiettive difficoltà degli architetti e degli ingegneri il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa ha approvato il “Progetto sanzioni” che riduce le multe per i professionisti in ritardo con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

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I professionisti hanno oggettivamente subito gli effetti della crisi economica, che ha prodotto significative minori disponibilità finanziarie per il rispetto degli adempimenti nei termini. Il ritardo oggi vede infatti coinvolti numerosi architetti e ingegneri: il credito scaduto coinvolge il 30% degli iscritti, per un totale di mancato introito per la Cassa pari a 800 milioni di euro.

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Le nuove misure non solo alleggeriscono il sistema sanzionatorio applicato dall’Ente di previdenza e assistenza per gli architetti e ingegneri liberi professionisti introducendo una maggiore gradualità, ma vanno anche in una direzione di semplificazione dell’adempimento contributivo. Ad essere modificato è l’art. 10 comma 1 del Regolamento Generale di Previdenza 2012, l’inadempimento viene correlato al tempo con una scala crescente, penalizzando in modo più che proporzionale il ritardo reiterato:

  • 0,5% mensile per i primi dodici mesi di ritardo;
  • 1% mensile dal tredicesimo al ventiquattresimo mese di ritardo;
  • 1,5% mensile dal venticinquesimo mese al trentaseiesimo mese di ritardo;
  • 2% mensile dal trentasettesimo mese fino al quarantottesimo mese di ritardo;
  • 60% fisso dal quarantanovesimo mese di ritardo.

Vengono inoltre ridotte le aliquote indicate, connesso all’entità dell’importo, a favore degli iscritti che complessivamente abbiano maturato un debito per i contributi dovuti e non pagati:

  • del 50% per un debito pari o inferiore a 10.000 euro;
  • del 30% per un debito compreso tra 10.001 e 15.000 euro;
  • del 20% per un debito compreso tra i 15.001 e 20.000 euro.

Ad essere ridotti sono anche gli istituti di conciliazione ACA (Accertamento con Adesione) e ROP (Ravvedimento Operoso) fino ad un massimo rispettivamente dell’85% in luogo del 70% e del 50% invece del 30%, a patto che il pagamento integrale di quanto dovuto (sia contributi, che interessi e sanzioni) avvenga in unica soluzione entro 60 giorni.

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Infine viene prevista un’azione bilanciata nel campo del Welfare, con l’approvazione di nuove forme di sostegno volte a fronteggiare situazioni di bisogno effettivo, in relazione a difficoltà contingenti e connesse all’esercizio della libera professione. Le modifiche apportate al sistema sanzionatorio saranno valide solo per le irregolarità successive all’approvazione dei Ministeri Vigilanti, ai quali ora il provvedimento verrà sottoposto.

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