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Detrazioni figli a carico: cambia la compilazione del 730/2023

di Barbara Weisz

24 Febbraio 2023 12:41

Cambia la compilazione del 730/2023 per i figli a carico, con la detrazione fino a 21 anni sostituita dall'Assegno unico: regole, istruzioni, esempi.

Una delle novità della stagione dichiarativa 2023 è la modifica delle regole per la detrazione dei figli a carico. Come specificato dalle istruzioni di compilazione del 730/2023, dal primo marzo 2022 lo sgravio IRPEF spetta solo per i figli dai 21 anni, essendo gli altri coperti dall’Assegno unico INPS.

Per le mensilità di gennaio e febbraio 2022 si applica invece la detrazione piena, indicandolo nel Quadro Familiari a carico, righi da 2 a 5, colonne 9 e 10. Vediamo dunque come compilare la dichiarazione dei redditi per chi presenta il 730.

Compilazione 730/2023: figli a carico

Le colonne del prospetto in cui bisogna stare attenti alle novità sono la 9 e 10. Permettono di differenziare il tipo di agevolazione per i primi due mesi del 2022 per i quali si applica la detrazione e gli altri dieci mesi in cui per i figli fino a 21 anni la detrazione non spetta (sostituita dall’Assegno unico, che comunque si ottiene solo su richiesta).

Le colonne 9 e 10 servono per indicare il numero di mesi dell’anno 2022 in cui c’è il diritto alla detrazione per i figli a carico.

In colonna 9 in indicano i dati relativi a gennaio e febbraio 2022, utilizzando i seguenti codici:

  • 1 se il figlio è stato a carico solo nel mese di gennaio o febbraio.
  • 2 se il figlio è stato a carico in tutti e due i mesi di gennaio e febbraio.

La colonna 10 contiene l’indicazione numerica dei mesi per i quali spetta la detrazione da marzo a dicembre (solo per i figli over 21):

  • scrivere 10 se il figlio dai 21 anni è stato a carico per tutto periodo da marzo 2022 a dicembre 2022;
  • in caso contrario, si indica il numero corrispondente ai mesi in cui il figlio maggiore di 21 anni è rimasto a carico.

Esempio: per un figlio nato ad agosto 2001 e che ha compiuto 21 anni ad agosto 2022, indicare ‘5’. Se il figlio ha avuto meno di 21 anni per tutto il 2022, questa colonna non va compilata.

La colonna 6 è dedicata ai figli minori di tre anni. Va compilata per i figli nati da gennaio 2019 a febbraio 2022 indicando i seguenti codici:

  • 1 se il figlio ha avuto un’età inferiore a tre anni nel solo mese di gennaio o febbraio;
  • 2 nel caso in cui abbia avuto un’età inferiore a 3 anni nei mesi di gennaio e febbraio.

Per esempio, per un figlio nato a gennaio 2022 bisogna indicare 2; se è nato a febbraio 2022 bisogna indicare 1; indicare 1 anche nel caso in cui è nato a gennaio 2019.

La compilazione delle altre colonne

Nella colonna 1, bisogna barrare la casella ‘F1’ se il familiare indicato è il primo figlio a carico (vale a dire quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico) e la casella ‘F’ per i figli successivi al primo. La casella A, presente nella colonna 2, si barra se la perosna a carico è un altro familiare. La colonna 3 contiene invece la casella D che riguarda i figli con disabilità.

Nella colonna 4 si inserisce il codice fiscale di ciascuno dei figli (oltre che degli altri familiari a carico), con l’eccezione di quelli in affidamento preadottivo. Attenzione: il codice fiscale dei figli e degli altri familiari a carico deve essere indicato anche se non si fruisce delle relative detrazioni. È anche necessario indicare il codice fiscale dei figli a carico residenti all’estero.

Nella colonna 5 bisogna indicare il numero di mesi dell’anno 2022 nei quali il figlio è rimasto a carico. Esempio: per un figlio nato nel mese di agosto indicare ‘5’.

Infine, le famiglie con almeno quattro figli barrano la relativa casella (graficamente individuabile dopo la colonna 10), così come quelle con figli in affido preadottivo a carico, in cui si indica il numero dei figli in affido preadottivo per i quali è barrata la casella ‘F’, ‘F1’ o ‘D’).  Attenzione, come detto per questi figli non si indica il codice fiscale, per salvaguardare la riservatezza delle informazioni.

Detrazioni spettanti ai due genitori

Per la percentuale di detrazione rilevano le colonne 7 e 8. In colonna 7, si indica la percentuale di detrazione spettante. La regola generale, è che la detrazione va ripartita la 50% fra i due genitori, che però possono liberamente decidere di utilizzarla solo in una delle due dichiarazione (per esempio, quella del coniuge che guadagna di più e quindi ha maggior capienza fiscale). Se uno dei due genitori è a carico dell’altro, invece, si applica al 100% al coniuge che paga le tasse. Ci sono poi una serie di casi particolari (genitori separati, divorziati, vedovi risposati). Comunque, in dichiarazione si segnano i seguenti numeri:

  • 100 se la detrazione è richiesta per intero;
  • 50 se la detrazione è ripartita tra i genitori;
  • 0 se la detrazione è richiesta per intero dall’altro genitore.

In colonna 8 si si barra la casella solo nel caso di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli, dal genitore che fruisce della detrazione per figli a carico nella misura del 100%. La detrazione spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso, in mancanza di accordo, è ripartita al 50 per cento tra i genitori. Se il genitore affidatario o, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari non può usufruire in tutto o in parte della detrazione, per limiti di reddito, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore.

Esempio di compilazione del prospetto

Ipotesi: contribuente con tre figli a carico, di cui uno nato a febbraio 2000 (ha più di 21 anni per tutto il 2022 per cui spetta la detrazione per figli a carico per tutto l’anno). Un altro nato a gennaio 2019 che compie tre anni a gennaio 2022 (ha diritto alla detrazione per figli a carico per i mesi di gennaio e febbraio e della maggiorazione per i figli minori di tre anni per il solo mese di gennaio). Il terzo, nato a marzo 2022, per cui non spetta alcuna detrazione per figli a carico.

Il calcolo della detrazione

Il calcolo della detrazione (quando spetta) non è cambiato, è pari a 1200 euro per i figli con meno di tre anni (come detto, spetta solo per gennaio e febbraio perché da marzo interviene l’assegno unico, a 950 euro per ciascun figlio superiore a 3 anni. In presenza di più di tre figli, di aggiungono 200 euro per ciascun figlio. La detrazione si calcola per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 95milaeuro, diminuito del reddito complessivo, e 95mila euro. La formula:


In presenza di più figli che danno diritto alla detrazione, l’importo di 95mila euro è aumentato per tutti i figli di una somma pari a 15mila euro per ogni figlio successivo al primo. Per i figli portatori di handicap, è pari a 1620 se hanno meno di tre anni, o a 1350 euro se hanno un’età maggiore di questa.

Esempio di calcolo su un contribuente con reddito di 30mila euro e un figli a carico con disabilità di età pari a 10 anni: