Esodati in pensione: Fornero annuncia lettere a febbraio

di Anna Fabi

Pubblicato 22 Gennaio 2013
Aggiornato 23 Gennaio 2013 11:35

Le prime lettere per la pensione degli esodati partiranno a febbraio 2013: parola di Elsa Fornero, mentre gli altri 65mila attendono ancora i decreti attuativi.

Pensione in arrivo per i 65mila esodati in attesa: Elsa Fornero ha confermato l’invio imminente delle lettere INPS contenenti il via libera ufficiale alle forme di tutela previste dal primo provvedimento in materia (leggi di più nello Speciale Esodati).

Le lettere partiranno entro i primi di febbraio, parola del Ministro, che difende la sua Riforma delle Pensioni e l’operato del Governo Monti.

Ricordiamo che sono in tutto 130mila i lavoratori salvaguardati (in tre tranche: 65mila, 55mila e 10mila) su una platea che tuttavia è vasta almeno il doppio e che, prima della Riforma passata ormai alla storia proprio con il nome “Fornero”,  neppure esistevano:

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Il Ministro del Lavoro uscente vanta infatti una salvaguardia parziale per un grave problema creato dal suo stesso Governo ed in particolar modo dal suo stesso dicastero.

Quel che è certo è che – alla luce della bocciatura di massa della Riforma per quanto riguarda il trattamento riservato alle vittime sacrificali a loro volta passate alla storia come “esodati” – ogni coalizione e partito politico promette di operare scelte diverse da quelle adottate dal Governo Monti per trattare i lavoratori che avevano siglato accordi con le aziende beneficiando degli incentivi all’esodo.

=>Esodati e Politiche 2013: leggi le proposte Pd, Pdl e Monti a confronto

Solo parole? Resta comunque il fatto che a migliaia di lavoratori è stata applicata retroattivamente una riforma previdenziale che li ha lasciati senza stipendio né pensione. E per troppo tempo neppure speranza, solo rabbia e delusione.

Scetticismo unanime l’ha sollevata anche la riforma del mercato del lavoro, sempre a firma Fornero. Lo stesso ministro uscente, in realtà, si è arresa all’evidenza ed ha invitato il futuro Governo a modificare la Riforma del Lavoro, pur nel solco delle norme già approvate dal Governo Monti.

“Non ho mai detto che le riforme nascono perfette: possono essere cambiate mantenendo lo spirito. La riforma del lavoro ha molti punti positivi tra cui l’apprendistato. Confido che Governo e Parlamento apportino delle modifiche nel solco del lavoro fatto”.