Pensioni, decesso e adempimenti

Risposta di Barbara Weisz

16 Luglio 2021 09:22

Roberto chiede:

Mia madre è venuta a mancare, volevo sapere quali sono i documenti e le modalità per interrompere la sua pensione.

La legge prevede che la comunicazione all’INPS del decesso di un pensionato sia un adempimento del medico ASL. E’ una regola che vale dal primo gennaio 2015, introdotta dalla Manovra di Bilancio, che ha modificato il Dl 663/1979. In base alla sua formulazione «il medico necroscopo (è il medico della Asl che certifica il decesso, ndr) trasmette all’Istituto nazionale della previdenza sociale, entro 48 ore dall’evento, il certificato di accertamento del decesso per via telematica on line».

Sono previste anche sanzioni per i medici che non rispettano le tempistiche previste, da 100 a 300 euro (articolo 46 del decreto legge 269/2003). Questo obbligo è stato introdotto per risolvere il problema dei ritardi con cui i Comuni comunicavano all’INPS il decesso dei pensionati, e sostituisce anche il precedente obbligo di comunicazione in forma cartacea da parte dei parenti.

Però, questo non le impedisce di contattare l’INPS e inviare comunque il certificato di avvenuto decesso, anche tramite un patronato. Se deve chiedere una pensione di reversibilità, deve presentare invece specifica domanda all’INPS utilizzando la procedura online, chiamando il contact center o ancora rivolgendosi a Caf e intermediari. La domanda – che si presenta  per via telematica tramite  sito INPS, Contact Center o patronato – può essere presentata in qualsiasi momento dopo alla morte del lavoratore o pensionato, purchéentro dieci anni dal decesso: diversamente, i ratei di pensione non riscossi cadono in prescrizione (articolo 2946 del Codice civile).

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Risposta di Barbara Weisz