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La rivalutazione delle pensioni

di Barbara Weisz

Pubblicato 12 Gennaio 2015
Aggiornato 27 Gennaio 2017 10:13

Percentuale su cui si calcola la rivalutazione delle pensioni, indicizzazione definitiva 2014 e provvisoria 2015: fasce di reddito e importi complessivi nella circolare INPS.

Arriva puntuale il consueto provvedimento annuale INPS con la rivalutazione delle pensioni, che contiene l’indicizzazione definitiva 2014 e quella provvisoria (in base all’inflazione stimata) 2015 e propone tutti i calcoli in base alle norme della Legge di Stabilità dello scorso anno (legge 147/2013). In pratica, l’indicizzazione piena è riconosciuta ai trattamenti fino a tre volte il minimo, per gli altri ci sono quote diverse che scendono con l’aumentare dell’assegno. I dettagli su calcolo e importo delle pensioni sono contenuti nella circolare numero 1 INPS del 9 gennaio 2015.

=> Pensioni: Guida alle riforme 2015

Rivalutazione delle pensioni 2014

Partiamo dalla perequazione 2014: le pensioni fra tre e quattro volte il trattamento minimo hanno una quota di rivalutazione al 95% (dal 90% dell’anno scorso), quelle fra quattro e cinque volte restano al 75%, fra cinque e sei volte il minimo restano al 50%, i trattamenti superiori a sei volte il minimo hanno un aumento fisso. A queste percentuali si applica l’indice di rivalutazione definitivo 2014, fissato per i trattamenti fino a tre volte il minimo all’1,1%. Quello provvisorio era all’1,2%, quindi le pensioni perdono un decimale di punto. Vedremo più avanti invece quali sono quote e indici 2015. In tabella, la rivalutazione definitiva 2014 (incamerata dagli assegni a partire dal 1 gennaio 2015).

Fasce di reddito Indice di perequazione Indicizzazione Importo complessivo
Fino a tre volte il minimo 100% 1,1% fino a 1.486,29 euro
Fascia di garanzia da 1.486,29 a € 1.487,10 euro: garantiti 1.502,64 euro
Fra tre e quattro volte il minimo 95% 1,045% fra 1.486,29 e 1.981,72 euro
Fascia di garanzia fra 1.981,72 e 1.986,05 euro: garantiti 2.002,43 euro
Fra quattro e cinque volte il minimo 75% 0,825% fra 1.981,72 e 2.477,15 euro
Fascia di garanzia fra 2.477,15 e 2.483,93 euro: garantiti 2.497,59 euro
Fra cinque e sei volte il minimo 50% 0,55% fra 2.477,15 e 2.972,58 euro
Fascia di garanzia fra 2.972,58 e 2.975,85 euro: garantiti 2.988,93 euro
Oltre sei volte il minimo importo fisso Aumento di 13,08 euro

Attenzione: le fasce di garanzia si applicano quando, calcolando la perequazione con la percentuale della fascia, il risultato ottenuto è inferiore al limite della fascia precedente perequato.

Rivalutazione stimata pensioni 2015

Per il 2015, gli indici di rivalutazione delle pensioni sono gli stessi per tutti gli scaglioni di reddito (quindi 100%, 95%, 75% e 50%), tranne che per i trattamenti superiori a sei volte il minimo, che salgono al 45%. La perequazione automatica in base all’inflazione programmata prevede per il 2015 un aumento dello 0,3%. Ecco i calcoli in tabella.

Fasce di reddito Indice di perequazione Indicizzazione Importo complessivo
Fino a tre volte il minimo 100% 0,3% fino a 1.502,64 euro
Fascia di garanzia fra 1.502,64 e 1.502,87 euro: garantiti 1.507,15 euro
Fra tre e quattro volte il minimo 95% 0,285% fra 1.502,64 e 2.003,52 euro
Fascia di garanzia fra 2.003,52 e 2.004,72 euro: garantiti 2.009,23 euro
Fra quattro e cinque volte il minimo 75% 0,225% fra 2.003,52 e 2.504,40 euro
Fascia di garanzia fra 2.504,40 e 2.506,27 euro: garantiti 2.510,03 euro
Fra cinque e sei volte il minimo 50% 0,15% fra 2.504,40 e 3.005,28 euro
Fascia di garanzia fra 3.005,28 e 3.005,73 euro: garantiti 3.009,79 euro
Sopra sei volte il minimo 45% 0,135%

=> Il tetto massimo alle pensioni 2015, regole e novità

Altre prestazioni previdenziali e assistenziali, rivalutazione

Invalidi civili, ciechi e sordomuti: limiti di reddito per il diritto alle pensione in favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, aumentati dell’1,2%, il limite di redditi per il diritto all’assegno mensile degli invalidi parziali è quello per la pensione sociale (articolo 12 legge 412/1991). Tutti gli importi e i limiti di reddito sono contenuti nella tabella M dell’allegato 3 della circolare INPS (=>consultala qui). La quota di perequazione è aumentata del 2,09%.

Indennità di frequenza: sono quelle riconosciute alle famiglie in cui sono presenti persone con invalidità per le rette scolastiche o di strutture sanitarie. Sono state rinnovate con modalità differenti in relazione alla fascia memorizzata. Se l’ultima fascia memorizzata è la 49, il pagamento dell’indennità viene disposto per i mesi da gennaio a giugno, interrotta automaticamente da luglio a settembre e nuovamente disposta da ottobre in poi. Se l’ultima fascia memorizzata è la 47 o la 50, pagamento per l’intero anno. Se l’ultima fascia è la 97, prestazione viene rinnovata con importo pari a zero. Se l’ultima fascia memorizzata è la 52, pagamento impostato per l’intero anno.

Indennità per lavoratori affetti da particolari patologie: sono state rinnovate per il 2015 con gli importi adeguati al trattamento minimo.

Invalidi civili che compiono 65 anni e tre mesi entro il 30 novembre 2015: a partire dal mese successivo al raggiungimento del requisito anagrafico, hanno l’assegno sociale.

Invalidi civili con revisione sanitaria scaduta: pagamento impostato anche per le mensilità successive alla data di scadenza della revisione.

Assegni straordinari di sostegno al reddito: sono quelli a carico dei Fondi di solidarietà di settore di categoria 027-VOCRED, 028 – VOCOOP, 029-VOESO, 198–VESO33, e la prestazione di accompagnamento alla pensione di categoria 19–VESO92. Rinnovati per l’anno 2015 nella stessa misura stabilita alla decorrenza originaria.

Pensioni private

La rivalutazione delle pensioni segue le regole degli anni scorsi, quindi il calcolo dell’aumento si riferisce al cumulo di trattamento INPS e quello erogato dagli altri enti. Sulle pensioni complementari e integrative è stata attribuita la detrazione per lavoro dipendente (è il bonus di 80 euro al mese, riconosciuto dalla Legge di Stabilità per queste forme di previdenza). Le detrazioni per familiari a carico 2015 sono le stesse applicate l’anno scorso. Immutato anche il bonus per le famiglie numerose.

Infine, per quanto riguarda il contributo di solidarietà previsto dalla Legge di Stabilità 2014 per le pensioni d’oro (sopra 14 volte il minimo), nel caso di più pensioni il contributo annuo viene trattenuto in misura proporzionale ai trattamenti erogati. L’importo minimo da trattenere è pari a 12 euro. (Fonte: circolare INPS 1/2014 su rivalutazione pensioni 2015)