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Finanziaria: bonus pensionistici per chi accetta retribuzioni inferiori

di Noemi Ricci

Pubblicato 8 Novembre 2010
Aggiornato 6 Gennaio 2012 10:48

Per i lavoratori che accettano proposte di lavoro con retribuzioni più basse di quelle percepite fino a quel momento, la Finanziaria prevede un accredito figurativo ai fini pensionistici, ma solo fino al 31 dicembre

In Gazzetta Ufficiale (257/2010) il decreto Lavoro ed Economia del 30 luglio scorso che introduce la possibilità di richiedere un accredito figurativo ai fini pensionistici per chi accetta di sottoscrivere un contratto di lavoro ma a condizioni economiche peggiorative.

Stipendio ridotto del 20%? Da questa aliquota in su scatta il diritto alla richiesta del bonus, volto a compensare l’iniquo compenso rispetto a quello previste con le mansioni svolte in precedenza.

Il valore della contribuzione figurativa sarà calcolato in base alla differenza tra importo della vecchia retribuzione e quella del nuovo incarico.

L’agevolazione viene riconosciuta ai lavoratori fino al momento di maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione, ma non oltre il 31 dicembre 2010. Mancando meno di due mesi, sono attesi chiarimenti dall’Inps sulla possibilità di presentare domanda di bonus anche per i rapporti di lavoro iniziati prima della Circolare.

Possono fare richiesta di bonus all’Inps i lavoratori con almeno 35 anni di anzianità contributiva che nel 2010 hanno fruito di un trattamento di sostegno al reddito, non collegato a sospensioni del rapporto di lavoro. Non vi rientrano quindi i lavoratori in cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga.

Il Dm che dà attuazione alle agevolazioni contributive previste dalla manovra Finanziaria 2010, a favore di alcune categorie di lavoratori che, pur di fronte a un impiego a retribuzione più bassa, decidono di continuare a lavorare ed evitare che questo si ripercuota sulla loro pensione. Il fondo totale previsto per l’agevolazione è di 40 milioni di euro.