L’ipotesi dell’APe aziendale è compatibile con quella volontaria? Se l’azienda intendesse intervenire per 2 anni, è possibile per il restante periodo farsi valere l’APe volontaria ad esclusivo carico del dipendente? Là dove l’azienda si facesse carico del periodo mancante, quali costi dovrebbe sostenere (rateizzabili o anticipati in unica soluzione)? In questo caso il lavoratore percepirebbe la pensione per intero? Ancora, l’azienda deve rispondere a particolari requisiti e obblighi per accedere all’APE aziendale? Se per ridurre i costi dell’operazione (volontario e/o aziendale) venisse prorogato il ricorso all’APe (ritrovandosi nel 2019), vi è il rischio che le condizioni possano essere diverse considerato che fino al 2018 è sperimentale o si conservano i requisiti?
Domanda molto interessante: premesso che le certezze si avranno quando usciranno i decreti attuativi e i provvedimenti di prassi che forniranno chiarimenti, l’interpretazione della legge sembra escludere la possibilità di sommare APe volontaria e aziendale. Il comma 172 prevede che l’impresa paghi:
“alla scadenza prevista per il pagamento dei contributi del mese di erogazione della prima mensilità dell’APe, un contributo non inferiore, per ciascun anno o frazione di anno di anticipo rispetto alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia” ai contributi previdenziali calcolati in base allo stipendio del lavoratore (articolo 7 legge 184/1997).
=> Guida completa all’APe
L’interpretazione più logica fa ritenere che l‘APe aziendale decorra dalla prima mensilità di anticipo pensionistico, e prosegua fino alla maturazione del diritto a pensione di vecchiaia.
Il contributo dell’azienda va versato in un’unica soluzione. Il requisito necessario è l’accordo con il lavoratore. Quando termina l’APe, il lavoratore percepisce la pensione vera e propria, sulla quale dovrà pagare le rate per restituire l’intero importo anticipato. Il vantaggio, rispetto all’APe volontario, è che l’azienda paga i contributi per il periodo mancante, e di conseguenza la pensione sarà più alta, assorbendo in parte o completamente il peso delle rate.
=> APe: Guida INPS e Legge di Bilancio a confronto
Per quanto riguarda l’ultima domanda, l’APe si applica in via sperimentale nel 2017 (da maggio) e 2018, quindi al momento non è prevista la possibilità di richiederlo nel 2019.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz