Rivalutazione per le nuove pensioni 2023

Risposta di Barbara Weisz

6 Aprile 2023 08:30

Francesco chiede:

Vorrei sapere se la rivalutazione delle pensioni sarà considerata nel calcolo dell’assegno pensionistico per coloro che andranno in pensione nel corso del 2023.

Coloro che vanno in pensione quest’anno non hanno la percentuale di rivalutazione del 7,3% che spettava dal 1° gennaio alle prestazioni già in essere, tuttavia anche il calcolo dei trattamenti che decorrono dal 2023 viene effettuato in base all’ultima rivalutazione del montante contributivo, a cui si applicano poi anche i coefficienti di trasformazione relativi all’età anagrafica (che incamerano a loro volta l’adeguamento all’inflazione).

In altri termini, alle due fattispecie (pensioni già in essere nel 2022 e pensioni che decorrono dal 2023), si applicano meccanismi diversi ma che in entrambi i casi tengono conto dell’adeguamento al costo della vita.

  • Dunque, la perequazione delle pensioni riguarda esclusivamente i trattamenti previdenziali già in essere, che si rivalutano in base all’inflazione, e che in base all’ultimo adeguamento prendono a riferimento l’indice fissato al 7,3% in misura massima (poi applicato con diversa aliquota, secondo le regole della Manovra 2023, alle fasce di reddito pensionistico).
  • Invece, il calcolo delle pensioni decorrenti nel nuovo anno avviene sulla base del montante contributivo, al quale si applica un tasso di capitalizzazione, che per i trattamenti decorrenti dal 2023 è pari a 1,009758: vuol dire che i lavoratori che vanno in pensione quest’anno avranno il montante accreditato fino al 31 dicembre 2021 rivalutato dello 0,9758% (mentre i versamenti dell’ultimo anno non si rivalutano mai); a questo montante si applica infine il coefficiente di trasformazione (applicato alla propria quota contributiva maturata) relativo all’eta esatta in cui ci si pensiona, anche in questo caso facendo riferimento a coefficienti aggiornati periodicamente in adeguamento all’inflazione.

Il tasso di capitalizzazione del montante contributivo accumulato dal lavoratore è calcolato in base al coefficiente stabilito ogni anno dal Ministero delle Finanze (parametrato alla crescita nominale del PIL degli ultimi cinque anni).

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Risposta di Barbara Weisz