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Pensioni anticipate per attività  usuranti: dal 26 maggio via alle domande

di Nicola Santangelo

Pubblicato 24 Maggio 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:40

La recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 67/2011 ha dato il via libera alla presentazione delle domande per essere ammessi al beneficio del pensionamento anticipato.

Il decreto è rivolto ai soggetti che svolgono lavori usuranti ossia quelli individuati dal Dm 19 maggio 1999: lavori in galleria, cave o miniere, sotterranei, fondali, ambienti ad alte temperature, cassoni ad aria compressa, spazi ristretti nonché lavori di asportazione amianto e di lavorazione del vetro cavo.

Rientrano fra le attività  usuranti anche quelle in serie, contraddistinte da un ritmo determinato dalla misurazione di tempi di produzione e caratterizzate dalla ripetizione dello stesso ciclo lavorativo su parti staccate di un prodotto finale.

Il lavoro notturno è considerato usurante se svolto 6 ore a notte per almeno 78 notti l'anno ovvero se svolto tutto l'anno per almeno 3 ore tra la mezzanotte e le 5. Il Dl 67/2011, infine, include fra le attività  usuranti anche quella dei conducenti di veicoli di almeno 9 posti adibiti a servizio di trasporto pubblico collettivo.

Il decreto entrerà  in vigore il prossimo 26 maggio e offre la facoltà  di andare in pensione ai soggetti che hanno svolto attività  usuranti per almeno 7 degli ultimi 10 anni.

I termini per la presentazione delle domande variano in base a quando sono maturati i requisiti.
Se maturati prima della pubblicazione del decreto in Gazzetta (o comunque entro il 31 dicembre 2011), la scadenza è fissata al 30 settembre 2011.
Dal prossimo anno, invece, la domanda dovrà  essere presentata entro il 1° marzo dell'anno di maturazione dei requisiti.
Resta inteso che il ritardo nella presentazione della domanda comporta il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico.

Le domande dovranno essere corredate dagli elementi di prova necessari ad attestare lo svolgimento di lavoro usurante ossia documenti con data certa rilasciati dal datore di lavoro comprovanti lo svolgimento del lavoro usurante. Entro il 24 luglio il Ministero del Lavoro dovrà  specificare, tramite decreto, le tipologie di documenti che possono essere prodotte.

Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, infine, diventa operativo l'obbligo del datore di lavoro di informare per iscritto i servizi ispettivi della direzione provinciale del lavoro competente per territorio dell'esecuzione di lavoro notturno svolto in modo continuativo o compreso in regolari turni periodici.