Il Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR)

Nel Settembre 2006 la Giunta Regionale Sarda ha approvato il progetto per la costruzione del SIAR, in stretta connessione con il SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale). Il cronoprogramma prevede circa 2 anni di lavori che dovranno terminare nel Dicembre 2008. L’origine di tale progetto ha precedenti lontani e fa riferimento al DPR n. 503 del 1999 (Regolamento per l’istituzione dell’anagrafe delle aziende agricole) che aveva il compito di fotografare la situazione aziendale e le sue evoluzioni strutturali e consentire l’applicazione dell’erogazione dei finanziamenti comunitari relativi ai sussidi previsti dalla Politica Agricola Comunitaria. Il SIAR dovrà, inoltre, consentire l’interoperabilità con altri sistemi informatici di altri Enti e/o istituzioni tra i quali:

  • L’Anagrafe tributaria
  • Il Registro delle imprese gestito dalla Camera di Commercio
  • Il Sistema Informativo Territoriale della Regione Sardegna

Nella logica dello sviluppo delle applicazioni ICT da parte delle imprese, dei consulenti e della PA è già consultabile il sito tematico istituzionale relativo all’agricoltura sarda, www.sardegnaagricoltura.it.

Gli obiettivi del progetto

Possiamo dire che gli elementi strategici sono essenzialmente due. La conoscenza dei dati aziendali e le relazioni con altre banche dati utilizzando un unico ambiente operativo. Come conseguenza della conoscenza, non statica ma aggiornabile nel suo divenire, le aziende agricole potranno avere una serie di servizi fruibili direttamente online o attraverso la consulenza dei CAA (Centri Autorizzati di Assistenza Agricola) generalmente attivati dalle società di servizio promosse dalle Organizzazioni Professionali Agricole più rappresentative (Coldiretti, CIA, Confagricoltura, ecc..) o da società di consulenza autorizzate e in convenzione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione. Infatti, l’imprenditore agricolo potrà consultare e verificare la propria situazione aziendale e valutare lo stato di avanzamento della pratica; si potrà fare istanza di finanziamento con una maggiore trasparenza e velocità di applicazione. Come previsto dal predetto DPR del’99 il SIAR realizzerà i seguenti servizi:

  1. servizi di consulenza aziendali
  2. predisposizione di documenti informatici
  3. identificazione anagrafica dei dati aziendali
  4. verifica dei dati catastali in collegamento con il Ministero delle Finanze
  5. servizi di supporto alle decisioni locali e nazionali
  6. servizi di raccordo centro-periferia con controllo e certificazione documentale

I prodotti da realizzare

Nello stesso periodo di attivazione (2006) del SIAR, la Regione ha costituito tre nuove agenzie Regionali da poco operative con l’approvazione dei rispettivi statuti:

  • l’Agenzia Reg.le per l’attuazione dei programmi agricoli e dello Sviluppo rurale (LAORE)
  • l’Agenzia per la ricerca in Agricoltura (AGRIS)
  • l’Agenzia Regionale Sarda per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura (ARGEA);

In tal modo, potranno essere sviluppate le informazioni ed anche eventuali supporti decisionali per lo sviluppo di progetti innovativi, di sviluppo rurale ed anche l’attivazione di un organismo pagatore regionale nel campo dei finanziamenti PAC alle imprese agricole. Altri prodotti riguardano applicativi specifici come la gestione dei carburanti agricoli, le misure previste dal Piano di Sviluppo Rurale 2007-13, il settore dell’agriturismo, i danni da calamità naturali, ecc…
Saranno inoltre attivate le procedure per l’integrazione degli archivi con il Sistema Informativo Territoriale per la costruzione dei servizi cartografici. Onde aiutare le imprese e le strutture di consulenza sarà avviato un call center, con adeguato piano di comunicazione oltre ad un intervento formativo per meglio cogliere le innovazioni tecnologiche introdotte.

Destinatari del progetto

Nell’ambito della gestione dei dati e delle informazioni delle circa 70.000 aziende agricole operanti in regione, tutte le strutture abilitate (agenzie regionali, province, Comuni) e quelle nazionali di coordinamento (Ministero delle Politiche Agricole, Uffici finanziari) potranno avere accesso ai servizi. Lo stesso, per le parti oggetto di convenzione, dicasi per la rete dei CAA che sono dislocate capillarmente in tutto il territorio, circa 100 sedi.

Il ruolo delle istituzioni

Il progetto è coordinato dall’Assessorato all’Agricoltura e Riforma Agropastorale ed è realizzato d’intesa con la Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni della Presidenza Regionale. È da sottolineare una particolare e innovativa iniziativa di collaborazione con la Regione Piemonte nel settore del riuso per un’efficace contenimento dei costi e in una comune progettazione di nuovi applicativi informatici.

Risultati attesi

La Regione si attende i seguenti miglioramenti:

  • maggior trasparenza nei procedimenti amministrativi
  • semplificazione e riduzione della documentazione da parte delle imprese
  • maggiore rapidità ed efficacia nella rendicontazione pubblica nei confronti dello Stato e della UE
  • un’approfondita conoscenza da parte delle istituzioni programmatorie regionali onde effettuare azioni di monitoraggio e di eventuali iniziative di supporto decisionale

Risorse finanziarie

Il progetto si avvale di 2 linee di finanziamento, una di 2 milioni di euro previste dalla delibera CIPE 2006 ed un’altra del POR Sardegna Misura 6.3 “Società dell’informazione” di 5 milioni di euro, per un finanziamento complessivo di 7 milioni di euro. Nell’ambito del piano dei costi tali risorse sono state suddivise in:

  • attività trasversali (formazione, progettazione, coordinamento)
  • realizzazione di servizi applicativi (progetto riuso, avvio base dati, integrazione con SITR, manutenzione, ecc..)
  • infrastrutture (realizzazione server farm, attività per le 3 agenzie regionali)

Criticità ed elementi di successo

Per i fattori critici il documento regionale nell’illustrare il progetto li individua in:

  1. amplia base di operatori con competenze disomogenee
  2. conseguente necessità di formazione ben differenziata
  3. progettazione del piano di comunicazione

Come, invece, possibili elementi di successo citiamo

  1. presenza di un soggetto di coordinamento di sicura affidabilità tecnico-organizzativa
  2. interoperabilità ed integrazione con altre banche dati
  3. apertura del sistema informativo agricolo ad utenti esterni all’amministrazione regionale

Segnaliamo inoltre come scelta potenzialmente positiva l’utilizzo del software “Open Source”. Per la riuscita di un buon progetto determinante risulta la costruzione di gruppi di monitoraggio e progettazione. A tal fine, l’assessorato di competenza, ha creato un comitato di progetto, costituito da funzionari delle Regioni Sardegna e Piemonte ed una cabina di regia, interna all’amministrazione regionale, con compiti di indirizzo e verifica dell’attività progettuale.
La collaborazione con la Regione Piemonte oltre all’utilizzo e scambio di soluzioni tecniche già sperimentate, si estende anche nella condivisione di metodologie di valutazione, nel mettere in rete strumenti e iniziative di ricerca nel settore dell’ICT e nell’elaborare nuove opportunità informatiche con un utilizzo reciproco, soprattutto nel campo gestionale e amministrativo.