Presto SPID diventerà l’unico sistema di accreditamento digitale per tutti i servizi delle Pubbliche Amministrazioni. Dal 28 febbraio 2021 è scattato il divieto per le PA di rilasciare o rinnovare credenziali per l’identificazione e l’accesso dei cittadini ai propri servizi in rete diverse dalle credenziali SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Quelle già rilasciate, compreso il PIN INPS, potranno continuare ad essere utilizzate fino alla loro naturale scadenza, ma comunque non oltre il 30 settembre 2021.

Cosa è SPID

Si tratta, lo ricordiamo brevemente, del Sistema pubblico di identità digitale. Un progetto Italiano che permette a cittadini ed imprese di accedere ai servizi online della PA e dei privati aderenti con un’identità digitale unica. L’identità SPID è costituita da credenziali (nome utente e password) che vengono rilasciate all’utente dagli identity provider accreditati. Tra i servizi abilitati SPID delle PA ci sono: dichiarazione dei redditi online, calcolo contributi INPS, infortuni e sicurezza sul lavoro INAIL, SUAP (sportelli unici avvio impresa), Camere di Commercio, fatturazione elettronica, visure e molti altri.

Come si ottiene SPID

Recentemente il Garante per la Privacy ha approvato una nuova procedura di rilascio dell’identità digitale, con riconoscimento da remoto senza operatore in diretta che si aggiunge agli attuali sistemi già previsti dai diversi identity provider. Per scoprire tutte le alternative attualmente in uso per ottenere l’identità digitale SPID e il funzionamento della nuova procedura con sessione audio-video guarda la nostra pratica video-guida.