Pensione anticipata contributiva
Per i lavoratori che soddisfano determinati requisiti, esiste un’alternativa: l’INPS consente l’uscita dal lavoro con tre anni di anticipo dal raggiungimento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia. Questa opzione è esercitabile da coloro che rientrano interamente nel calcolo contributivo della pensione, ossia per coloro che non possiedono contributi al 31 dicembre 1995 e hanno maturato contributi successivamente al 1° gennaio 1996. In questo caso si applica l’adeguamento alle aspettative di vita, con uno scatto di 5 mesi dell’età pensionabile.
Dal 2019 sono richiesti 64 anni di età, a fronte di 20 anni di contribuzione effettiva (non valgono i contributi figurativi). Come requisito viene inoltre chiesto che il trattamento previdenziale spettante sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale, pari nel 2020 a 460 euro euro: il trattamento previdenziale maturato non deve quindi essere inferiore ai 1.287,52 euro mensili.