Performance management per PA e Sanità

di Alessia Valentini

9 Febbraio 2011 09:00

Il sistema di performance management nell'ambito delle PA e delle aziende sanitarie, le aree funzionali in cui può essere applicato, il suo valore strategico e il punto della situazione in Italia.

Gli interlocutori di riferimento per l’attuazione di questo tipo di progetti sono dirigenti, deputati al controllo di gestione e/o al controllo dei costi, e comunque quei referenti che sviluppano e attuano strategie di direzione, mentre dal punto di vista tecnico l’interlocutore ideale è il responsabile dei Sistemi Informativi.

L’implementazione operativa riguarda ovviamente l’introduzione di strumenti IT che ben si integrano con i preesistenti processi aziendali, a patto che questi siano gestiti mediante un preesistente sistema informatico.

L’impatto sull’organizzazione è mediamente basso sulle risorse IT in termini di implementazione e manutenzione, e medio sull’utenza che deve imparare ad utilizzare i nuovi strumenti e infatti per attenuare questo cambiamento di gestione sono solitamente previste delle brevi sessioni formative.

L’ambito sanitario

Attualmente in ambito sanitario si assiste ad una Italia divisa in due fra le Regioni apripista concentrate al nord e al centro che hanno implementato sistemi di valutazione delle performance e della soddisfazione del cittadino e Regioni che se ne disinteressano completamente. Lo sostiene l’indagine “Per un sistema di valutazione dei servizi sanitari” svolta sul territorio nazionale da Carla Coliccelli con il contributo di Antonio Veraldi, che ha permesso di documentare una serie di esperienze nell’adozione del Performance management. In questa interessante pubblicazione sono riportate le esperienze del sistema sanitario nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia arricchite da osservazioni e commenti.

Anche se l’approccio alla sanità in ambito nazionale è condiviso in Italia non si può prescindere dalle singole Regioni che in maniera parzialmente autonoma applicano modelli gestionali diversi fra loro in termini di propensione all’innovazione, all’integrazione e collaborazione. Ecco quindi che l’introduzione di pratiche di performance management non ha per tutti lo stesso grado di priorità e convenienza e si assiste ad adozione di queste pratiche a macchia di leopardo nel contesto nazionale. Inoltre anche se i risultati di queste pratiche di gestione sono interessanti e positive, in Italia manca la condivisione del metodo in termini di criteri, di indicatori e di interpretazione dei risultati e la capacità e la voglia di diffondere le esperienze più avanzate a tutto campo.

Ovviamente nell’ambito privato si assiste ad una tendenza completamente opposta: ne sono la prova Novartis ed SDA Bocconi che hanno siglato un accordo dando vita all’iniziativa Academy of Healthcare Management and Economics, un programma triennale 2010-2012 che coinvolge 30 aziende sanitarie su tutto il territorio nazionale finalizzato alla ricerca, formazione, approfondimento e divulgazione degli strumenti di performance management a supporto dei processi di pianificazione strategica nelle aziende sanitarie.

Approfondimenti

Per chi vuole approfondire il sistema di performance management si consiglia il programma di formazione della Sda Bocconi, dal titolo “Performance e Pubblica Amministrazione: come applicare la Riforma” e “STRATEGIA E PEG, Performance management e sistemi per governare gli EE.LL.”.