SIL, Sistema Informativo Lavoro

di Rosalba Mancuso

22 Aprile 2010 09:00

Procede a ritmo serrato il processo di ammodernamento informatico della Pubblica Amministrazione

La Borsa può anche essere usata come strumento di raccolta di informazioni sul lavoratore. Anche in questo aspetto l’indagine Isfol evidenzia uno scarso utilizzo da parte dei CPI. Una percentuale di non utilizzo che si mantiene elevata sia nelle Regioni del Nord che in quelle del Sud. Situazione simile per quanto riguarda l’utilizzo della Borsa Nazionale Continua del Lavoro per raccogliere informazioni sulle aziende. Non lo fa l’80% dei CPI del Centro Nord contro il 90% di Sud e Isole. La condivisione dei dati di Borsa tra CPI ed altri intermediari si attesta sempre su alte percentuali di non utilizzo. Il sottoutilizzo della Borsa rilevato dal rapporto Isfol è stato, probabilmente, determinato dalla condivisione dei dati, da parte degli operatori, con i SIL locali dove esistono banche dati costantemente aggiornate di lavoratori ed aziende, gestibili dagli stessi operatori dei Centri Pubblici per L’Impiego.

Di competenza regionale è, infatti, la gestione del sistema delle Comunicazioni Obbligatorie. Il mittente regionale invia i dati al Ministero del Lavoro che li inoltra agli enti di competenza INPS- INAIL ed ai domini regionali di residenza del lavoratore e dell’azienda, inviando al mittente regionale la ricevuta di conferma della ricezione. Con questo meccanismo si realizza il sistema della cooperazione applicativa, pensato dal legislatore per i servizi informatici ed informativi della PA orientati alla semplificazione amministrativa. La trasmissione del file avviene in formato XML. Ogni regione può usare un proprio sistema informatico di trasmissione dei dati che risponde ad adeguati standard di verifica e validazione delle informazioni inserite. Sono sempre le regioni che hanno il compito di controllare la validità dei dati immessi nelle comunicazioni obbligatorie. E sono sempre le regioni che rilasciano la ricevuta di presa in carico del modulo, in formato xml o pdf. Il Servizio Informatico Regionale non accetterà l’invio del file se non verranno compilati tutti campi obbligatori previsti e se non si rispettano gli standard minimi di formato. In alcune regioni il sistema di accreditamento per inviare le comunicazioni obbligatorie, tramite login con nome utente e password, è provinciale, in altre, come il Piemonte, è regionale. Altre Regioni, prima della messa a punto di un proprio sistema, hanno chiesto l’utilizzo di un dominio transitorio messo a disposizione dal Ministero del Lavoro. Anche le Comunicazioni Obbligatorie costituiscono un valido strumento di raccolta di informazioni sul lavoratore. L’indagine Isfol rileva che sono sempre le regioni del Mezzogiorno a non aver usato questo strumento per la raccolta di informazioni sul lavoratore, contro un maggiore utilizzo da parte dei CPI del Centro Nord.