NFC: cos’è e come funziona
L’NFC è una tecnologia per la comunicazione a corto raggio relativamente recente, sviluppata congiuntamente da Philips, LG, Sony, Samsung e Nokia come naturale evoluzione della Radio Frequency Identification (RFID), brevetto registrato nel 1983 da Charles Walton, utilizzata soprattutto in ambito industriale. Il grande impulso verso lo sviluppo della NFC si è avuto nel 2004 quando i tre colossi dell’hi-tech Nokia, Philips e Sony crearono il Near Field Communication Forum.
A differenza dell’RFID, l’NFC permette di stabilire uno scambio di dati bidirezionale permettendo così di sincronizzare velocemente i dati tra due dispositivi, mediante una rete peer to peer. A differenza del Bluetooth, l’NFC non richiede l’accoppiamento preventivo tra i due device e funziona ad una distanza ridotto (circa 4cm) per garantire una maggiore sicurezza.
NFC: a cosa serve
L’NFC trova la sua applicazione più comune nell’ambito dei pagamenti elettronici contactless, dove lo scambio di dati è minimo (l’NFC ha una velocità di trasmissione massima pari a 424 kbps). Oggi la gran parte dei tablet e degli smartphone, non solo top di gamma, ma anche middlerange, include questa tecnologia, consentendo così, mediante apposita app, di effettuare una transazione semplicemente avvicinando il telefono al POS dell’esercente.
In questa sezione di PMI.it puoi trovare le novità, gli utlizzi e i dispositivi tecnologici con cui è possibile sfruttare la NFC.