Progetto IRE-SUD Sardegna

di Stefano Pierini

23 Luglio 2008 09:00

Il progetto IRE-SUD Sardegna "Giustizia" rientra nell'ambito dell'Accordo di programma quadro in materia di Società dell'Informazione che collega l'ICT alla PA, alle imprese e ai cittadini

La formazione

Uno specifico piano formativo sarà organizzato per tutti quei funzionari che dovranno usare i nuovi applicativi, ma anche per renderli consapevoli, in una logica di modello organizzativo integrato, della necessità di porsi con nuova mentalità alle sfide dell’innovazione tecnologica. Pertanto i pacchetti formativi dovranno sviluppare competenze di natura:

  • tecnico-professionali
  • gestionali
  • relazionali (problem solving)

D’altronde i già citati software applicativi e la messa in rete di tutta l’amministrazione giudiziaria comportano un significativo mutamento organizzativo.

L’infrastrutturazione di base

Tale azione è rivolta ai tribunali appartenenti al circondario di Cagliari, Oristano, Nuoro, Lanusei, Tempio Pausania e Sassari. Le finalità di questo intervento è quello di potenziare i servizi sia a livello di back-end che di front-end, di aggiornare le reti e di introdurre la tecnologia WiFi, anche per ridurre i costi.

Localizzazione e piano finanziario

Sono circa 100 i comuni interessati dai vari progetti oltre le sedi di 6 tribunali e i 48 uffici del Giudice di Pace, le Corti di Appello e gli uffici giudiziari. A livello finanziario il costo complessivo è di 1.710.000 € (delibera CIPE 20/2004) di cui 420.000 € per la formazione e il coordinamento (circa il 25%), mentre il maggior finanziamento è rivolto al Centro di Competenza giustizia con poco meno del 30%.

Destinatari finali e benefici attesi

I beneficiari sono gli operatori del settore giustizia e conseguentemente tutti i cittadini che hanno necessità di utilizzare i servizi giudiziari, soprattutto in ambito dei rapporti con il Giudice di Pace. Da segnalare uno specifico progetto IRE-Sud Sardegna “Usi Civici”, quale valore aggiunto della connessione degli uffici giudiziari, del valore di 450.000 € che interessando varie categorie di professionisti (avvocati, notai, agronomi, ecc..) consente di poter usufruire di una banca dati delle sentenze in tema alle controversie sugli usi civici. Gli “Usi civici” sono dei diritti che riguardano dei terreni che hanno come proprietario l’intera popolazione e pertanto risultano inalienabili senza la sua eliminazione; è quindi facilmente immaginabile come il tutto possa creare controversie e difficoltà di reperimento della documentazione storica di possesso.

L’utilizzo di software open source permette anche un possibile riuso in altre regioni di applicativi che abbiano dimostrato la loro validità tecnico-economica. Nello specifico i progetti PASS e Polis Web consentono una miglior rapidità nel reperimento delle informazioni, una semplificazione dei rapporti con gli uffici giudiziari, uno snellimento operativo e di archiviazione della PA. Lo stesso portale UNEP dovrebbe consentire una semplificazione dell’attività degli utenti. È da segnalare che alla data della firma del terzo atto integrativo APQ (luglio 2007), solo il tribunale di Sassari, attraverso una intranet, poteva utilizzare il sistema polis Web pertanto con modesta ricaduta territoriale.

Innovatività del progetto

Due sono gli elementi da segnalare:

  1. la possibilità di consultare tramite Internet la banca dati dei registri civili dei tribunali e della Corte d’Appello e attraverso il sistema PASS l’ottenimento di alcuni certificati giudiziari;
  2. Il Portale UNEP che potrebbe diventare un sito nazionale per accesso di servizi erogabili su tutto il territorio. Altre caratteristiche sono la presenza di un forum di discussione sul modo di gestire gli uffici in base a normative che si presentano ad interpretazioni non sempre oggettive. Inoltre, nel portale è presente per il cittadino la consultazione delle normative e la mappa degli uffici UNEP con anche le tariffe e le possibilità di contatti diretti.