VEN.E-D, e-democracy made in Veneto

di Chiara Bolognini

16 Gennaio 2008 09:00

Intervista ad Andrea Boer, Project manager del Progetto VEN.E-D della Regione Veneto: gli obiettivi, i risultati e le prossime sfide dell'e-democracy

Il primo bilancio

Attualmente, il progetto ha concluso tutte le attività di progettazione e sviluppo informatico. La piattaforma software è stata rilasciata ed è stata utilizzata per la realizzazione dei portali previsti, a cui si aggiunge il portale di presentazione del progetto. Per approfondimenti si può visitare il portale dedicato al progetto, oppure i singoli portali: e-laborando, Terzo Veneto, cittadinanza digitale, Tavolo di partenariato, Forum sulla competitivita (primo esempio di riuso).

Andrea Boer ci comunica i risultati in numeri: «576.000 pagine visitate, 21.000 newsletter inviate, 1089 utenti registrati, di cui 486 appartenenti ad imprese e associazioni, 367 appartenenti alla pubblica amministrazione e 236 cittadini, 3 weblog attivati, 35 sondaggi avviati, 12 forum con 136 post». Ricollegandosi al tema del “patto per l’impegno” da parte di amministrazione e cittadini necessario per l’efficacia dell’e-democracy i dati ci segnalano una criticità: «Se si leggono attentamente i numeri, risulta evidente che gli utenti del web, e forse questa è una caratteristica di noi italiani, sono ancora prevalentemente passivi. Basti osservare mentre le pagine visitate sono 576.000 e le newsletter inviate 21.000, i post nei 12 forum avviati sono solo 136. L’unico appello che mi sento di fare agli utenti e quello di avere fiducia e fare un piccolo sforzo per usufruire al meglio delle possibilità di partecipazione offerte dalla piazza democratica del Web».

I prossimi passi prevedono l’arricchimento dei portali realizzati con nuovi contenuti e nuovi strumenti di partecipazione, l’animazione del dibattito ed il completamento della campagna di comunicazione. «Un’attenzione particolare» ? spiega Boer – «continuerà ad essere rivolta alle scuole, alle generazioni del futuro. Ho seguito direttamente gli incontri rivolti alle scuole del territorio, in particolare nell’ambito del progetto Terzo Veneto, e devo dire che gli studenti si sono sempre dimostrati davvero molto interessati. L’entusiasmo dimostrato ci ha spinti a continuare in questa direzione, tanto che nel 2008 avvieremo dei seminari pilota nelle scuole, finanziati con fondi regionali, e presenteremo un videogioco, dove i ragazzi potranno sperimentare in prima persona i vantaggi dell’e-democracy simulando tutte le fasi di una campagna elettorale, dalle candidature fino al voto».

Se questo è il futuro, per quanto riguarda la comunicazione e la promozione del progetto, dal punto di vista applicativo la parola chiave è riuso. «Il nostro progetto di riuso consentirà alle pubbliche amministrazioni interessate di riutilizzare gratuitamente la nostra piattaforma per l’e-democracy, una piattaforma di particolare versatilità come è attestato dai portali già realizzati, tutti diversi e personalizzati. Oltre alla piattaforma e ai sistemi operativi rigorosamente open source forniremo agli interessati documentazione completa, con tutte le istruzioni per l’uso».

Alcuni Comuni interessati si sono già prenotati, chi volesse maggiori informazioni può rivolgersi a:
Regione del Veneto
Direzione Sistema Informatico
Via Pacinotti, 4
Centro Vega – Palazzo Lybra
30175 Marghera (Ve), Tel. 041 2792202, Fax 041 2792218
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