I numeri
Il 65% degli studenti Bocconi arriva dal Mezzogiorno. La prima regione per numero di iscritti è la Lombardia, la seconda la Puglia. Alla Bocconi, ogni anno, si laureano in 4mila. Il 95% di loro trova lavoro in meno di sessanta giorni.
Il numero è chiuso e in media solo il 50% riesce a superare la prova di selezione.
Ogni anno la Bocconi stabilisce il numero di studenti che possono essere ammessi per assicurare le migliori condizioni di accoglienza e di buona riuscita nel percorso di studi e per agevolare l’ingresso dei laureati nel mondo professionale. Per l’anno accademico 2012-2013 saranno attivate 20 classi di primo anno, per un totale di 2550 iscritti.
Attualmente alla Bocconi ci sono circa 12mila iscritti. Più del 10% sono stranieri. Altri mille arrivano dall’estero per scambi Erasmus, Leonardo, stage ecc.
Negli anni l’ateneo ha stretto legami con oltre 170 università estere. Tra queste: la Fudan University di Shangai, l’Indian Institute of Management di Ahmedabad, la Moscow State Institute of International Relations di Mosca.
La Bocconi è un’organizzazione non profit: le tasse universitarie sono investite in attività di didattica e di ricerca, nell’acquisto di nuovi materiali, nell’organizzazione di convegni ecc. Per i corsi di laurea triennale e per la scuola di giurisprudenza ci sono quattro fasce divise in base al reddito: dai 4500 ai 9800 all’anno cui si aggiungono 1500 euro per l’immatricolazione. Per il corso di laurea specialistica la tariffa, unica, è di 10mila euro l’anno. I master hanno costi compresi tra i 13 e i 20mila euro.
La biblioteca Bocconi, realizzata dall’architetto Giovanni Muzio nel 1962, è la più fornita d’Italia in campo economico – manageriale: conta oltre 735mila volumi, 25mila titoli di riviste, 600 posti studio.
Nel World University ranking 2011 di QS, il network internazionale dedicato alla formazione e alle professioni, la Bocconi si colloca 26esima nella classifica dei migliori atenei per finanza e accounting e 29aesima per economia.
L’elaborazione delle classifiche si basa su tre criteri: la reputazione accademica basata sull’opinione di accademici in tutto il mondo (840 per la classifica di economia e 520 per finanza e accounting), la reputazione degli atenei tra le aziende (basata sull’opinione di 755 recruiter per la classifica di economia e 815 per finanza e accounting) e le citazioni per faculty (utilizzando un campione di 37.760 paper per economia e 8.080 per finanza e accounting).