ASSINTER: si alleano le società informatiche

di Alessandra Poggiani

18 Giugno 2008 09:00

Durante il Forum PA 2008 di Roma è nata ASSINTER, l'Associazione delle società per l'innovazione tecnologica nelle Regioni. L'associazione riunisce le aziende pubbliche che operano nel settore dell'informatica

Tale riflessione ha evidenziato:

  • che le aziende regionali in house hanno apportato un contributo fondamentale sia nella realizzazione della prima e della seconda fase di e-government nazionale, sia nello sviluppo delle iniziative per la riduzione del digital divide sia con la realizzazione degli interventi in APQ per lo sviluppo della società dell’informazione;
  • sono le aziende regionali in house che stanno inoltre contribuendo alla realizzazione concreta dell’interconnessione sicura delle reti regionali come contributo alla creazione di un sistema di connettività nazionale e a garantire l’ interoperabilità tra i servizi infrastrutturali delle proprie reti regionali al fine di garantire lo scambio di flussi documentali e la cooperazione applicativa tra tutte le amministrazioni e gli enti indipendentemente dalla rete regionale cui sono connessi.
  • a fronte di questi risultati, invece, l’evoluzione della normativa italiana in materia di affidamenti alle società in house ? in primis il cosiddetto Decreto Bersani – ha prodotto, in particolare per le società informatiche regionali, una situazione di smarrimento, di privazione del loro senso di servizio a favore della comunità territoriale;
  • dal 2006 ad oggi sta continuando poi una campagna denigratoria nei confronti delle società regionali e dunque dell’investimento e del capitale pubblico che le amministrazioni e perciò la collettività hanno investito per creare e sviluppare tali aziende.

«Le società regionali di informatica ? spiega Renzo Rovaris, Direttore Generale del CSI-Piemonte ? sono il principale fattore di aggregazione e qualificazione della domanda pubblica regionale e locale. Grazie a loro, i progetti pubblici possono coinvolgere le aziende private in una logica non frammentata, creando spazio anche per le imprese medio-piccole di ogni territorio. La nostra Associazione avrà proprio il compito di valorizzare questo ruolo, favorendo il dialogo fra le parti e contribuendo a sfatare alcuni luoghi comuni sull’operato delle imprese pubbliche, troppo spesso dipinte ingiustamente come ostacolo al mercato privato».