L’evoluzione dell’ICT nella PA

di Valentina Sacchetti

9 Giugno 2008 09:00

Una panoramica dell'evoluzione delle ICT all'interno delle amministrazioni pubbliche nel tempo, attraverso i dati raccolti dai maggiori Ossservatori nazionali

Le iniziative che sono state promosse dal CNIPA, per una maggiore evoluzione delle reti, riguardano l’istituzione di un centro di competenza per il supporto alle iniziative per il disaster recovery e la business continuità: ovvero il progetto Centro Unico di Backup degli Istituti di previdenza (INAIL,INPS, INPDAP, IPOST, IPSEMA, ENPALS), e la redazione di “Le linee guida per la Continuità Operativa nella PA” (attività svolte nel 2006).

Anche l’Associazione nazionale delle aziende di informatica, aderente a Confindustria, presenta periodicamente i risultati del Rapporto Assinform sull’Information & Communication Technology nella Pubblica Amministrazione Locale.
Da questi dati si deduce un trend in calo della spesa informatica delle amministrazioni locali per il 2007, sale complessivamente nel 2006 del 2,9%, in rallentamento rispetto all’anno precedente quando la crescita è stata del 3,4%. In dettaglio si vede che, in realtà, cala la spesa di Comuni, Province/Comunità montane, mentre l’unica a crescere è la spesa delle Regioni con un trend annuo del 6,5%, quasi doppio rispetto al 2005.

Tuttavia il fenomeno più rilevante che emerge dalle indagini effettuate è che solo una parte della spesa della Pal è destinata all’acquisto di beni e servizi informatici sul mercato, in quanto una quota crescente, giunta ormai al 43%, viene destinata a società di servizi informatici controllate dagli Enti stessi, ciò al mercato captive alimentato dal ricorso esponenziale agli affidamenti in house. La spesa destinata all’in house, in effetti, cresce a ritmi ben più elevati del resto. In particolare, mentre il trend di crescita della spesa destinata ad alimentare le società pubbliche è passato dal 4,3% nel 2005 al 4,7% nel 2006, quello relativo alla spesa per reperire servizi e beni informatici sul libero mercato ha subito un brusco rallentamento, segnando un modesto +1,6% nel 2006 a fronte del 2,8% dell’anno precedente.

Considerando solo gli Enti locali (regioni, province, comuni, comunità montane) si evidenzia come le Regioni rappresentino il maggior centro di spesa in informatica con 421,7 milioni di euro, equivalente a oltre un terzo della spesa degli enti. Le ragioni di tale andamento risiedono nel ruolo assunto dall’ente regionale come soggetto coordinatore di tutte le realtà locali e interlocutore privilegiato della Pa centrale, nonché diretto beneficiario dei finanziamenti statali ed europei di cui, dovrebbero poi beneficiarne anche gli altri enti locali. Ma allo stesso tempo sono principalmente le Regioni ad alimentare la pratica dell’in house, avvalendosi per quasi la metà della spesa, per usufruire dei servizi informatici forniti da società controllate.