Gli archivi digitali: la situazione italiana

di Sabina Pugliese

25 Luglio 2008 09:00

L'Italia è un Paese ricco di contenuti storici. Le modalità con cui questo materiale è conservato e consultabile risultano ormai obsolete. Si rende necessario, dunque, un processo di rinnovamento

In effetti, alcuni progetti sono stati avviati per la conservazione di tali beni storici, sia nell’ambito privato che in quello pubblico, grazie anche all’interessamento di alcuni ministeri (primo tra tutti il Ministero dei Beni Culturali), ma è ancora troppo poco. È comunque da sottolineare che tale interesse non riguarderebbe esclusivamente lo studio e la ricerca, ma è un’esigenza nazionale la preservazione del patrimonio storico e culturale che ci è stato lasciato dai nostri padri, e sarebbe pertanto auspicabile un maggiore coinvolgimento delle istituzioni.

Nell’epoca di Internet, della fotografia digitale e della tecnologia che si rinnova quotidianamente, la maggior parte delle riproduzioni sono ora visionabili mediante microfilm: uno strumento che è ormai obsoleto. La nostra nazione e le nostre istituzioni necessitano di rinnovamento per conseguire lo scopo della diffusione di un patrimonio unico al mondo. Per fare ciò è necessario rivolgere lo sguardo ad altri paesi che in tale ambito ci hanno preceduto, e attingere dalle conoscenze che sono in grado di trasmetterci.

Un esempio da seguire è sicuramente il progetto Gallica della Bibliothèque nationale de France, un prodotto che non vuole assolutamente sostituire la tradizionale biblioteca con repertori completi sulla Francia, ma che si propone di essere il mezzo di divulgazione del più grande tesoro culturale del mondo: manoscritti, materiali stampati ed audiovisivi provenienti da più collezioni e “messi in vetrina” per consentirne la visualizzazione e lo studio.

Naturalmente un tale progetto necessita di attenta e meticolosa progettazione, un investimento in ordine di tempo non trascurabile, ma sicuramente utile alla costruzione di una memoria storica accessibile. Proprio il progetto Gallica è stato messo online nel 1997, dopo un lavoro preciso di poche persone, le quali, grazie ad un’analisi ben definita, hanno potuto realizzare una struttura portante stabile i cui contenuti si sono ampliati nel tempo. Nonostante l’ottimismo giustificato da questo prodotto, bisogna tuttavia affrontare la realtà di costi oggi molto più elevati, dovuti proprio alle alte qualità necessarie alla realizzazione di un lavoro di questo tipo.