Reti per l’innovazione della PA locale

di Rosalba Mancuso

7 Gennaio 2010 09:00

I processi di digitalizzazione della PA locale passano anche attraverso un largo partenariato che coinvolge enti locali nazionali, europei ed intercontinentali

Ma chi sono e cosa fanno queste reti? Lo scopriamo nel dettaglio attraverso un elenco divulgato da Ancitel, la rete telematica dell’Anci. Tra le reti associative, spicca la rete Elanet (Cemr), fondata nel 1996. Tra i co-fondatori proprio l’Anci e l’Ancitel. La rete opera sotto l’egida del Consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa, il Cemr. Ne fanno parte gli enti locali di 27 paesi dell’UE, a cui si è aggiunta anche la Norvergia. La rete opera nell’ambito dei progetti che promuovono l’innovazione di nuove tecnologie negli enti locali e regionali, tra cui l’Agenda Digitale Locale. Il Cemr è stato fondato a Ginevra nel 1951 ed è la più grande associazione di comuni e regioni europee. Comprende più di 100 mila enti comunali e regionali, sparsi in 35 paesi. L’obiettivo dell’Associazione è promuovere il dialogo delle varie municipalità per creare l’Europa del futuro; ispirare leggi di taglio europeo realizzate con il contributo delle realtà locali; scambiare esperienze con realtà locali anche intercontinentali.

Un’altra associazione attiva nel campo della digitalizzazione delle realtà regionali è Erisa@, European Regional Information Society association, fondata nel 1998 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo della società dell’Informazione nella PA regionale ed interregionale. Da 22, le regioni partner sono passate a 50. Con l’ausilio di piattaforme comuni, le regioni aderenti possono scambiarsi informazioni ed esperienze o condividere best pratice. Attraverso queste stesse piattaforme Eris@ supporta le iniziative delle amministrazioni in ambito digitale o progetti europei. Il più importante è la Rete Ianis dove collaborano 47 regioni che coordinano un gruppo di lavoro comune per promuovere lo sviluppo della Società dell’Informazione. La Rete delle principali città europee si chiama, invece, Eurocities. Venne fondata nel 1986 con il nome di Telecities, che oggi è integrata nella denominazione attuale. Organizza ogni anno seminari e conferenze ed attività di benchmarketing tra le città aderenti, mirate a migliorare le performance delle pubbliche amministrazioni.

Uno degli obiettivi di Eurocities è la promozione dello sviluppo integrato locale. Un ruolo rilevante in questa rete occupano i comuni italiani di Roma, Siena. Bologna, Torino e Salerno. Ancora le regioni protagoniste della nascita della rete internazionale che si pone l’obiettivo prioritario di accrescere sempre più lo sviluppo della Società dell’Informazione. Si tratta di IT4ALL, la Rete delle Autorità locali per la Società dell’Informazione, appunto. Oggi la rete annovera tra i suoi membri non solo le regioni, ma tutte le autorità locali d’Europa e di altri continenti, tra cui Nord America, Africa, America Latina, Asia. Tra i governi europei aderenti alla Rete troviamo anche l’Assemblea Regionale Siciliana. La spinta alla costituzione di questa rete mondiale nasce nel 2003 a Bilbao, durante il Congresso Internazionale IT4ALL “Opportunità e sfide per le regioni nella nuova società dell’informazione”. Oggi è gestita dalla Regione Euskadi (Paese Vasco) per realizzare gli obiettivi del II Summit Mondiale delle Città ed i Governi Locali sulla Società dell’Informazione (Novembre 2005). Questi obiettivi sono la riduzione del divario digitale delle singole amministrazioni locali nel mondo attraverso l’e-inclusione e lo sviluppo di progetti di cooperazione in ambito telematico. La rete IT4ALL fornisce anche consulenza alle pubbliche amministrazioni nell’ambito dell’Agenda Digitale Locale.