MUX, più linee telefoniche e meno centrali

di Morena Lolli

21 Agosto 2008 09:00

Con MUX, abbreviazione di Multiplexer, si intende un'apparecchiatura che consente di ricevere diversi segnali in entrata e di portarli in uscita singolarmente

In alcune città sono già stati installati gli “zainetti”: Arezzo, Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Pavia, Pisa, Roma, Taranto e Torino. Ma non tutti i MUX possono beneficiare di tale, seppur parziale, aggiornamento. Ne esistono infatti di 3 tipi:

  • MD48 (il modello più vecchio);
  • MPX1 (il più recente);
  • l’ASS.

Il MUX ASS, in particolare, serve meno utenze (da 30 a 60) ed è collegato alla centrale tramite cavo di rame e non tramite fibra come gli altri due. Per l’ADSL2+, inoltre, la soluzione “zainetti” non è ancora funzionante per problemi di surriscaldamento dovuti all’alta frequenza del segnale passante.

Persiste, quindi, la strana situazione di quartieri periferici di grandi città (Roma, Milano) che sono tuttora esclusi dalla vera e propria banda larga. Ma le zone decisamente più afflitte da questa limitazione sono le aree extraurbane, che si sono rapidamente popolate a causa, anche, dell’aumento del costo di un’abitazione all’interno delle città. Per assurdo, questi utenti maggiormente penalizzati sono probabilmente quelli che meglio accoglierebbero la presenza di un vero e proprio collegamento Internet veloce: sono infatti sempre più numerose le giovani coppie che decidono di abitare appena fuori città e sono proprio questi giovani, insieme agli abitanti delle zone rurali o montane ancora scarsamente popolate, ad essere oggetto del nostrano digital-divide.

I primi hanno facilmente una certa familiarità con le nuove tecnologie, i secondi ne trarrebbero certo un giovamento, specialmente per quanto riguarda i servizi online sempre più spesso offerti da enti pubblici e privati. Che dire poi dell’invio della dichiarazione dei redditi online o della gestione di un conto corrente a 56 kbit/sec? È chiaro che il digital-divide affligge anche gli italiani: restiamo in attesa di soluzioni veloci per tutti e che auspichiamo arrivino presto, dal momento che la Telecom ha annunciato cospicui investimenti in tal senso. Ma la soluzione sembra anche tecnicamente molto lontana e al momento, per risolvere il problema una volta per tutte, la cosa migliore da fare sarebbe probabilmente la costruzione di nuove centrali telefoniche a cui cablare il doppino risparmiato negli anni ’90.