Il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione è operativo

di Noemi Ricci

20 Febbraio 2008 09:00

Il ministro per le Riforme e le Innovazioni nella PA, prof. Luigi Nicolais, e il presidente del CNIPA, prof. Fabio Pistella hanno annunciato che il Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione (SPC) è diventato operativo, rispettando i tempi previ

Le due grandissime reti, una nazionale e una internazionale, costituiscono un unico sistema logico che utilizza il protocollo Internet ed è progettato per trasportare qualsiasi tipo di comunicazione fornendo un modello di integrazione per tutta la PA italiana nel rispetto delle autonomie, della sicurezza e della privacy.

La loro interconnessione consente così di raggiungere un’elevata normalizzazione di regole, procedure e comportamenti.

Il prof. Fabio Pistella ha affermato che con queste due infrastrutture l’Italia si pone all’avanguardia nel mondo e la sua Pubblica amministrazione dispone di requisiti tecnologici e funzionali paragonabili, se non superiori, ai più competitivi settori privati, ha inoltre affermato che l’innovazione tecnica, amministrativa e gestionale dell’SPC ha il suo apice nella realizzazione della rete nazionale da parte dei quattro principali operatori presenti in Italia – Fastweb e EDS, BT-Italia, Wind e Telecom Italia – i quali per la prima volta adottano la stessa tipologia di servizi e addirittura i medesimi listini economici, cooperando fra loro nell’ambito della società consortile QXN, costituita per rendere compatibili le reti di telecomunicazioni dei quattro operatori in tutte le tipologie dei servizi erogati, in sostanza con SPC. Si è dimostrato che le aziende, pur in una logica di forte competizione sul mercato, possono collaborare in modo costruttivo con servizi che vanno a beneficio dello Stato e, quindi, del Sistema Paese.

Anche Francesco Tortorelli, responsabile dell’Ufficio Servizi di Interoperabilità evoluti e cooperazione applicativa del CNIPA, in un comunicato stampa relativo alla Posta Elettronica Certificata (PEC) ha affermato che lo sviluppo dell’e-Government richiede un approccio di sistema capace di coinvolgere tutti gli attori: amministrazioni di ogni livello, le imprese, i professionisti ed i cittadini. Il Codice dell’Amministrazione Digitale e l’infrastruttura SPC, unitamente a strumenti come la PEC, in tale contesto costituiscono un quadro normativo e tecnologico all’avanguardia e capace di generare efficienze per il Sistema Paese. Tali trasformazioni, inoltre, rappresentano anche obiettivi europei ed internazionali che l’Italia ha sottoscritto e che costituiscono pure un benchmark di valutazione per il nostro Paese.