Spending review: lista dei tagli

di Andrea Barbieri Carones

4 Luglio 2012 15:30

Ecco le principali voci contenute nel decreto legge "spending review" sottoposto all'esame del Consiglio dei ministri.

Secondo l’obiettivo del governo, la spending review consentirà allo Stato italiano – e quindi ai cittadini – di risparmiare fino a 10 miliardi di euro ogni anno e contribuire quindi al pareggio di bilancio.

Ecco, in sintesi, le misure finali previste dall’esecutivo, che sarà sottoposta alla verifica da parte del Consiglio di ministri e del suo presidente Mario Monti.

  • dal 1° gennaio 2013 fino al 31 dicembre 2014 sarà bloccato lo stipendio dei dipendenti delle aziende pubbliche, che non potranno percepire più di quanto guadagnato nel corso del 2011.
  • fino a fine 2015 dovranno essere sospesi tutti i concorsi per accedere alla fascia dirigenziale di primo livello.
  • nella pubblica amministrazione le nuove assunzioni saranno gradualmente ridotte con le seguenti modalità: da oggi fino alla fine del 2014, le cosiddette “facoltà assunzionali” saranno ridotte del 20% fino a salire al 50% nel 2015 e al 100% nel 2016. I dirigenti saranno ridotti del 20% mentre gli altri dipendenti del 10%.
  • da gennaio 2013 i permessi sindacali saranno ridotti del 10%.
  • gli uffici pubblici dovranno rispettare la chiusura nella settimana di Ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno, mentre gli statali saranno messi in ferie.
  • le cosiddette ferie, i riposi e i permessi non goduti da parte di dipendenti statali non saranno retribuiti anche se il rapporto di lavoro cessa per mobilità, dimissioni o pensionamento. In caso contrario, il dirigente responsabile subirà un’azione disciplinare e amministrativa e il denaro versato all’ex dipendente dovrà essere restituito.
  • le province italiane saranno ridotte di numero ei vi saranno degli accorpamenti. Saranno cancellate di sicuro quelle delle 10 città metropolitane.
  • i canoni di affitto degli immobili delle amministrazioni pubbliche non subiranno gli adeguamenti Istat. I contratti di affitto in scadenza il 1° gennaio prossimo potranno essere rinnovati solo con un risparmio del 15%.
  • lo Stato potrà utilizzare a titolo gratuito i beni di proprietà degli enti territoriali. Anche questi ultimi potranno fare lo stesso con i beni statali.
  • blocco delle tariffe fino al 31 dicembre 2013.
  • riduzione dei compensi pagati ai Caf: tale compenso scende a 13 euro per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa e a 24 euro per quelle in forma congiunta. Riduzione del 10% dei trasferimenti a favore dei patronati.
  • dal 2013, la spesa per le auto blu dovrà essere almeno dimezzata rispetto al 2011.
  • dal 2013 saranno diminuiti di 30 milioni di euro i contributi a favore di radio e televisioni locali.
  • le spese per il funzionamento della Presidenza del Consiglio dovranno diminuire di 15 milioni di euro a partire dal prossimo anno.
  • i posti letto negli ospedali italiani scenderanno di 30mila unità: da un attuale rapporto di 4,2 posti ogni 1000 abitanti si passerà a 3,7.
  • dal 2013 il fondo per il finanziamento ordinario delle università sarà ridotto di 200 milioni.
  • dal 1° ottobre prossimo, i buoni pasto statali non potranno superare i 7 euro.
  • nel 2012, i trasferimenti Stato-regioni scenderanno di 700 milioni di euro; dal 2013 si passerà a 1 miliardo di euro.
  • il fondo sanitario regionale verrà tagliato di 1 miliardo di euro nel 2012 e di 2 milairdi nel 2013.
  • nel 2012, l’Iva non aumenterà mentre dal 2013, il suo incremento sarà ridotto.
  • ancora tagli nella Sanità: ci sarà un taglio del 5% per l’acquisto di beni o di servizi. Il settore dovrà provvedere a risparmi graduali: 1 miliardo di euro per quest’anno, 2 miliardi di euro nel 2013 e altri 2 miliardi nel 2014.
  • ai 65mila esodati sotto tutela, se ne agigungeranno altri 55mila.
  •  le scuole non statali riceveranno fondi per 200 milioni di euro.
  • i dipendenti delle forze di polizia di età inferiore a 32 anni dovranno essere utilizzati a servizi operativi.L’organico delle forze armate sarà tagliato di almeno il 10%. Tagliate di almeno 100 milioni di euro le spese per le forniture militari.
  • il Cnr, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) saranno riorganizzati in ottica di risparmio.
  • il fondo per le vittime dell’uranio impoverito passa da 21 a 9 milioni di euro.
  • i commissari liquidatori di enti pubblici potranno rimanere in carica al massimo per 5 anni.
  • “A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto l’ulteriore sconto dovuto dalla farmacie convenzionate è rideterminato al valore del 3,65%. Limitatamente al periodo decorrente dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 31 dicembre 2012, l’importo che le aziende farmaceutiche devono corrispondere alle Regioni è rideterminato al valore del 6,5&. Per l’anno 2012 l’onere a carico del Servizio sanitario nazionale per l’assistenza farmaceutica territoriale è rideterminato nella misura del 13,1%”.