Pasqua: pranzi e viaggi, i conti in tasca

di Barbara Weisz

22 Aprile 2011 12:00

Resta alta la spesa degli italiani per la tavola delle feste, mentre la crisi si fa sentire sui viaggi. Aumentano pero' gli arrivi dall'estero. I dati

E passiamo alle vacanze. Qui la crisi si fa maggiormente sentire. Per Federalberghi, saranno poco più di 10 milioni gli italiani che domiranno almeno una notte fuori casa, ovvero il 17,6%, in calo rispetto al 22% dell’anno scorso. E nel 90% dei casi resteranno in Italia. Il giro d’affari sarà di 3,27 miliardi, rispetto ai 4,05 del 2010, ma la spesa media pro capita cresce leggermente, intorno ai 309 euro dai 305 precedenti. Ci sono 50 milioni di italiani che resteranno a casa, di cui il 41,5% dichiara di non potersi permettere una vacanza per motivi economici.

Secondo la Fipe, invece, gli italiani che si concederanno un viaggetto saranno il 7,3%, e anche qui il 90% resterà all’interno dei confini nazionali. Il 29,2% farà un gita quotidiana, mentre il 63,5% resterà a casa, magari ospitando amici e parenti. 

Di diverso tenore i dati del Telefono Azzurro, secondo cui invece partiranno 15 milioni di italiani, il 10% in più dell’anno scorso. Secondo questa indagine, però gli italiani cercheranno di risparmiare, la grande maggioranza (85%) resterà in Italia con un decremento del 10% sulle partenze verso l’estero rispetto al 2010. Saranno invece più numerosi del 10% gli stranieri che sceglieranno la Penisola per la vacanza, in tutto circa due milioni di persone, dirette verso città d’arte, mare e laghi.

Anche l’Enit registra un aumento dei flussi turistici dall’estero: il 70% degli operatori contattati registra un incremento, contro il 13% che presenta un trend stabile e l’8% che dichiara invece una diminuzione. Segnali positivi dalla Germania, +20%, leggero aumento di arrivi dalla Gran Bretagna, stabile la Francia, buon trend anche in vista dell’estate dalla Scandinavia, aumenti a due cifre dall‘Europa dell’Est. Fra gli arrivi dagli altri continenti, l’Italia è una meta privilegaiata per i turisti che arrivano da Canada, Argentina e Brasile ed è sostenuta la vendita di pacchetti turistici ai cinesi.