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Tasse e bonus casa: novità dal 2020

di Barbara Weisz

7 Novembre 2019 12:40

Proroga bonus in edilizia, nuovi incentivi ma anche imposte maggiorate per chi vende prima l'abitazione principale con una plusvalenza: misure sulla casa in legge di Bilancio 2020.

Sono diverse le novità che riguardano la casa inserite in manovra, non tutte positive per il contribuente: da una parte, la proroga delle detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie nell’attuale misura del 65% e 50%, con l’inserimento del nuovo bonus facciate, dall’altra l’aumento al 26% dell’imposta sulla vendita della prima casa entro i cinque anni e l’abolizione del bonus giardini. Vediamo tutto.

Imposte casa

Partiamo dalle imposte che aumentano: chi vende la casa acquistata o costruita da meno di cinque anni, e sceglie la tassazione sostitutiva, applica un aliquota del 26%, e non più del 20%. Diventa quindi più onerosa l’imposta sulla plusvalenza da operazione immobiliare. La novità è contenuta nell’articolo 89 della legge di Bilancio, che va a modificare il comma 496 dell’articolo 1 della legge 266/2005.

L’imposta si applica in caso di vendita di un immobile entro i primi cinque anni dall’acquisto o dalla costruzione, su richiesta del venditore che va presentata al notaio all’atto dell’operazione. Sostituisce la normale tassazione con un’aliquota sostitutiva sulla plusvalenza realizzata (la differenza fra il prezzo di acquisto della casa e quello di vendita). Si paga direttamente dal notaio, che si occupa dell’operazione.

Detrazioni casa

Per quanto riguarda invece le ristrutturazioni edilizie, come ampiamente annunciato sono prorogati per tutto il 2020 il bonus energia, ovvero la detrazione sulle riqualificazione energetica al 65% (i massimali cambiano a seconda dei diversi interventi), la detrazione ristrutturazione edilizie, che resta quindi al 50% su un tetto di 96mila euro, il bonus mobili, al 50% su una spesa massima di 10mila euro.

La novità fondamentale sul fronte agevolazioni è l’esordio di una nuova detrazione, il bonus facciate, al 90% e senza tetti di spesa. Un incentivo importante, quindi, che copre quasi per intero la spesa sostenuta per ristrutturare le facciate di immobili e condomini, e si applica a tutte le tipologie di lavori, anche alla semplice manutenzione ordinaria (esempio, tinteggiatura della facciata). Il bonus facciate è contenuto dell’articolo 25 del ddl di Bilancio e, nel dettaglio, prevede che:

Per le spese documentate, sostenute nell’anno 2020, relative agli interventi edilizi, ivi inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici, la detrazione dall’imposta lorda è incrementata al 90%. Non si applicano i limiti massimi di spesa.

Per il resto, sono valide tutte le regole previste per la detrazione ristrutturazioni, quindi le spese vanno adeguatamente documentate, l’agevolazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo, in caso di vendita passa all’acquirente (salvo diverso accordo fra le parti).

La relazione di accompagnamento alla manovra indica che le spese relative agli interventi sulle facciate degli edifici rappresentano il 20% degli interventi di ristrutturazione edilizia che vengono effettuati ogni anno, per un totale di circa 4 miliardi di euro nel 2020, e vale un extra gettito IRPEF di 240 milioni annui.

Infine, la mancata proroga del bonus verde: applicato negli anni scorsi, era pari al 36% dei lavori di risistemazione degli spazi verdi dei condomini, su un tetto di spesa di 5mila euro. A meno che non venga reinserito in sede di approvazione parlamentare della Legge di Bilancio, questo incentivo resta valido fino al 31 dicembre 2019.