Manovra Monti, Imu e tasse locali: quanto aumentano

di Barbara Weisz

14 Dicembre 2011 13:30

Fra tassa sulla prima casa, Imu sugli altri immobili, rivalutazione catastale, le tasse locali previste dalla manovra Monti varranno 13,2 mld nel 2012; dall'abolizione delle province, risparmi per 510 milioni: i calcoli della Cgia di Mestre.

E veniamo al capitolo relativo alle Province. Qui c’è senz’altro un risparmio per lo Stato, che però in termini percentuali si limita al 3,9% della spesa complessiva relativa agli enti locali. In termini assoluti, significa 510 milioni di euro. La Cgia ha fatto i calcoli Regione per Regione.

In termini di sintesi generale, nelle Regioni a statuto ordinario l’abolizione delle province farebbe risparmiare un totale di 412 milioni di euro, a cui se ne aggiungono 88 dalle realtà che si trovano nelle Regioni a statuto speciale (escludendo la Valle d’Aosta, che non ha province, e Trento e Bolzano, che sembrano destinate a sopravvivere).

Il risparmio massimo,in termini percentuali, si avrebbe in Sardegna, con l’8.97%, pari a 34,9 milioni di euro (rispetto a una spesa regionale di 389,4 milioni), mentre quello più basso riguarderebbe il Friuli Venezia Giulia, con il 2,11% (il risparmio dell’abolizione delle province è calcolato in 10,6 milioni di euro su una spesa totale di 502,7).

In termini assoluti, a risparmiare di più sarebbe la Lombardia, con 61,4 milioni, che però rappresentano “solo” il 3,22% della cifra di 1 miliardo e 906,9 milioni di spesa totale. Segue il Lazio, con 49,3 milioni in meno, il 5,2% del costo complessivo pari a 948,9 milioni.

Il fatto che alla fine l’abolizione di tutti questi enti comporti risparmi per una percentuale limitata al 3,9% «è un dato che non deve stupire» commenta ancora Bortolussi, che spiega: «l’abolizione delle Province farebbe risparmiare, nel breve periodo, solo le voci di spesa riguardanti i costi della politica e quelle legate al funzionamento della macchina amministrativa. Per contro, le competenze oggi in capo alle Province e, soprattutto, i relativi costi di gestione e del personale, andrebbero, probabilmente, spalmate sulle Regioni ed i Comuni che si accollerebbero le funzioni delle Amministrazioni provinciali cancellate».