Manovra Finanziaria: al via l’iter parlamentare

di Anna Nosari

11 Luglio 2011 14:00

Giornate decisive per la manovra economica. Pensioni, tagli ai costi della politica e misure per lo sviluppo i punti al centro della discussione.

In prima fila il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha dichiarato: «Eravamo già preoccupati dell’effetto della precedente manovra, che prevedeva un taglio di un miliardo e mezzo in tutti i comuni nel 2011 e un altro miliardo nel 2012». L’ulteriore taglio di tre miliardi nel biennio 2013-2014, pari a 250-300 milioni per il solo Comune di Roma «renderebbero insostenibile l’azione sociale, l’erogazione dei servizi: un colpo inaccettabile».

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha sottolineato che questa manovra non assicura il governo del territorio e vanifica il percorso del federalismo fiscale, mentre il vicepresidente dell’Anci, Graziano Delrio, l’ha definita una «pietra tombale sul federalismo». Fra i tagli previsti, infatti, si segnala la riduzione dei trasferimenti a Regioni, Province e Comuni, per oltre sette miliardi, e alla spesa sanitaria gestita dalla Regioni, con l’eventualità di nuovi ticket sulle prestazioni specialistiche e diagnostiche.

Intanto, parte oggi l’iter parlamentare, che si annuncia irto di ostacoli, con l’obiettivo di portare il testo in aula per martedì prossimo, e, mai accaduto in precedenza, soprattutto per un provvedimento di questa importanza, con solo sei giorni di esame in commissione.

Al via le audizioni delle parti sociali, a partire da Confindustria, che ha espresso delusione per i tagli “non ampi” ai costi della politica, dai sindacati, pronti a dare battaglia sulla rivalutazione delle pensioni, e dalle principali organizzazioni imprenditoriali.

Sul tavolo tanti temi caldi, a partire dalla questione del blocco della rivalutazione delle pensioni e la tassazione sui depositi titoli, che penalizza i piccoli risparmiatori. Il termine per la presentazione degli emendamenti scade martedì sera.

Ma quello che pare ancora mancare a questa manovra, come denunciato da gran parte delle componenti sociali, è una visione strategica, equa e a lungo termine per lo sviluppo del Paese.