d) le associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale anche per il tramite delle associazioni territoriali e delle società di servizi controllate;
e) i patronati, gli enti bilaterali e le associazioni senza fini di lucro che hanno per oggetto la tutela del lavoro, l’assistenza e la promozione delle attività imprenditoriali, la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi e di alternanza, la tutela della disabilità;
f) i gestori di siti internet a condizione che svolgano la predetta attività senza finalità di lucro e che rendano pubblici sul sito medesimo i dati identificativi del legale rappresentante”.
A questi si aggiunge anche un apposito ente dell’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro.
Il punto f) riconosce e allarga l’intermediazione on line già offerta da siti come MONSTER.IT che annovera nel suo database oltre 3,5 milioni di CV, un accesso di 3500 aziende interessate ad usufruire del servizio, e un flusso continuo di ben 60mila nuovi inserimenti mensili.
Questa liberalizzazione non può d’altra parte che essere apprezzata considerando che tra il 2008 e il 2010 il tasso di occupazione della fascia 18-29 anni ha registrato una preoccupante diminuzione al 42% e l’intermediazione dei centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro si limita al 5% (dati Cnel) del totale dei giovani. Secondo l’ISTAT il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel primo trimestre del 2011 dal 28,8% dello stesso periodo del 2010 è salito al 29,6%, con un picco del 46,1% per le donne del Mezzogiorno.
Del resto il superamento del regime di monopolio pubblico con la Legge Treu del 1997 non è mai completamente decollato.
