Qualità dell’assistenza sanitaria
Possono essere identificati 7 attributi della qualità dell’assistenza:
- Efficacia assoluta, definita come capacità di un atto di produrre un particolare effetto, di raggiungere gli obiettivi prefissati.
- Appropriatezza. Esprime la capacità del servizio di essere bilanciato rispetto al bisogno che intende soddisfare. Per aumentare le probabilità di conseguire livelli ottimali di qualità erogata si deve stabilire il grado di congruenza tra interventi ritenuti necessari ed effettivamente realizzati e criteri di scelta degli interventi stessi definiti adeguati a priori in sede di technology assessment.
- Accettabilità. Si può distinguere in accettabilità sociale (riguardante la capacità di un servizio di farsi accettare, in termini culturali) e in accettabilità professionale (che significa invece adeguatezza del trattamento di cura ai canoni o agli standard specialistici di quella data categoria di operatori).
- Soddisfazioni degli utenti. Definisce in che misura il servizio risponde alle aspettative dell’utenza. Si riferisce alla qualità percepita dal cittadino.
- Efficacia relativa. Una tecnologia o un intervento dimostratosi efficace nelle sedi in cui viene sviluppata la ricerca, si deve dimostrare efficace anche nella pratica assistenziale corrente.
- Efficienza. Maggiore è la qualità del processo assistenziale posto in essere, maggiore è il grado di efficienza raggiunto.
- Accessibilità. Consiste nella disponibilità effettiva del servizio per tutti gli utenti, con l’abbattimento o almeno la riduzione delle distanze e delle barriere, da quelle fisiche e architettoniche a quelle psicologico-culturali.
La qualità nelle aziende sanitarie è una questione di punti di vista. Per il paziente dipende dall’efficacia delle cure ricevute, dall’umanità e dalla competenza del personale, dal comfort del soggiorno durante il ricovero e dall’efficienza organizzativa. Per il personale di assistenza è strettamente collegata all’efficacia delle cure prestate, con la gratificazione professionale, con l’efficienza organizzativa e con la soddisfazione del paziente. Per la direzione consiste nella soddisfazione del paziente, nell’efficienza organizzativa, nell’appropriatezza delle cure fornite, nella “mission” aziendale condivisa e nell’immagine esterna positiva.
Le dimensioni della qualità
La qualità progettata deriva dalle specifiche tecniche del processo produttivo. La definizione della qualità offerta (progettata) individua, per ciascuna tipologia di prestazione, i benefici che possono essere erogati:
- L’Autorizzazione (art. 8 ter, D.Lgs 229/1999), necessaria per l’esercizio di attività sanitarie, rilasciata dal comune e vincolata al possesso di requisiti minimi, tecnologici, organizzativi e strutturali (DPR 484/1997).
- L’Accreditamento istituzionale (art. 8 quater e ss, D.Lgs 229/1999), solo per strutture autorizzate, necessario per operare con fondi del servizio sanitario regionale (requisito per l’accesso al “mercato” amministrativo del SSR) ed è rilasciato dalla Regione.
- Requisiti ulteriori di qualificazione, strutturali, tecnologici, organizzativi e di risultato vincolati alla verifica della funzionalità del richiedente rispetto agli indirizzi di piano regionale, la conferma è legata alla verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti.