Europa: nei rapporti tra cittadini e PA c’è il Mediatore

di Alfredo Bucciante

23 Giugno 2008 09:00

Opera dal 1995 e ogni anno riceve migliaia di denunce. Non è un organo giurisdizionale ma ciascun cittadino residente nell'Unione vi si può rivolgere per i casi di cattiva amministrazione

Altre statistiche contenute nella Relazione ci illustrano i principali organi investiti (il numero indica le denunce ricevute):

  • Commissione: 413
  • Ufficio europeo di selezione del personale: 87
  • Parlamento Europeo: 59
  • Ufficio Europeo per la Lotta Anti-Frode: 22
  • Consiglio dell’Unione Europea: 8
  • Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali: 7
  • Banca europea per gli investimenti: 6
  • Agenzia europea per i medicinali: 5
  • Altri organi: 41

E la percentuale delle principali tipologie di denuncia:

  • Mancanza di trasparenza e rifiuto di fornire informazioni: 28%
  • Iniquità o abuso di potere: 18%
  • Carenze procedurali: 13%
  • Ritardi evitabili: 9%
  • Discriminazione: 8%
  • Negligenza: 8%
  • Errori giuridici: 5%
  • Mancato adempimento degli obblighi comunitari: 3%

Non mancano ovviamente le statistiche riguardanti il numero di denunce: Il paese che ne ha presentate di più, in rapporto alla popolazione complessiva, è il Lussemburgo, seguito da Malta, Cipro e Slovenia. I Paesi che presentano meno denunce sono il Regno Unito, l’Estonia e l’Italia. Allo stesso tempo, l’Italia è il Paese con il più alto numero di visite (in assoluto, non in relazione alla popolazione) al sito Web del Mediatore, precedendo Spagna, Svezia, Regno Unito e Germania. Il Rapporto continua poi fornendoci alcuni esempi sulle tipologie di esiti delle denunce sottoposte al Mediatore, che possono avere nessun riscontro di cattiva amministrazione; casi risolti dall’istituzione e soluzioni amichevoli; oppure la soluzione può essere infruttuosa, ma in questo caso il Mediatore può porre osservazioni critiche o progetti di raccomandazione all’organo competente, accompagnati da relazioni speciali.

È possibile consultare in un apposito database sul sito del Mediatore le decisioni ed i progetti di raccomandazione, presentati nella lingua utilizzata per la comunicazione ed in inglese.
Come già accennato parlando delle statistiche, il Mediatore può inoltre avviare indagini di propria iniziativa. Questo, oltre a possibili interventi spontanei del Mediatore, può ad esempio avvenire nel caso in cui il denunciante non sia residente in uno stato membro dell’Unione, ma il Mediatore intenda comunque intervenire sul problema sollevato.

La Relazione ci fornisce infine alcuni dati sulle attività di comunicazione svolte durante l’anno. Come si diceva all’inizio di questo approfondimento, probabilmente una possibile debolezza di quest’organo è proprio la sua scarsa conoscenza. Nel 2007 il Mediatore è interventuto in 130 conferenze e dibattiti in genere, e ha concesso 40 interviste alla stampa.
Il punto di riferimento per ulteriori approfondimenti, e per conoscere più nel dettaglio i singoli interventi, è costituito dal già richiamato sito del Mediatore europeo, all’apparenza piuttosto statico ma abbastanza funzionale allo scopo di fornire informazioni, anche se soffre, in alcune sezioni, di qualche problema di aggiornamento.