Se la detrazione delle spese medico-sanitarie spetta al contribuente che ha effettivamente sostenuto l’onere, cosa succede per i familiari a carico, ad esempio il coniuge? Non può più pagare da sé le proprie spese? Potrebbe invece farlo con carte che si appoggiano su un conto cointestato? O il pagamento deve necessariamente essere fatto da chi poi detrae le spese?
La detrazione spese mediche viene di norma applicata al contribuente che ha fornito il codice fiscale al farmacista o al medico. Si tratta, fra l’altro, di spese che finiscono direttamente nella dichiarazione precompilata, proprio perché vengono registrate all’origine, ovvero al momento del pagamento.
Se vengono sostenute dal familiare o dal coniuge a carico, finiranno nella dichiarazione del contribuente che si assume l’onere fiscale.
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Il punto fondamentale, ci tengo a sottolinearlo, non è il fatto che il conto sia o meno cointestato, o in generale lo strumento di pagamento. Il documento che riconduce la spesa al contribuente con diritto alla detrazione, è il codice fiscale che viene dato al farmacista. Fra l’altro, nelle ricette del servizio pubblico nazionale, il codice fiscale è già presente nella ricetta, per cui la detrazione spetta al contribuente intestatario della stessa.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz