Sanatoria fiscale CPB sui redditi omessi: adesione in scadenza

di Anna Fabi

Pubblicato 27 Febbraio 2025
Aggiornato 28 Febbraio 2025 11:15

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In scadenza il ravvedimento speciale riservato a chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale: istruzioni, termini e novità per contribuenti ISA e soci.

Per la sanatoria speciale sui redditi omessi riservata a chi ha aderito al Concordato Preventivo Biennale (CPB) per gli anni 2024 e 2025, il termine di adesione è in scadenza a fine marzo.

La misura agevolativa, introdotta dall’articolo 2-quater del DL Omnibus n. 113/24 e potenziata dalla Legge 189/2024 di conversione del decreto Fiscale collegato alla Manovra (DL 155/2024), riguarda i contribuenti che hanno applicato gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) e comporta anche un potenziale ricorso al ravvedimento speciale, godendo di un forte sconto.

Ravvedimento CPB: termini e modalità di adesione

I contribuenti che intendono esercitare l’opzione del ravvedimento speciale tramite presentazione del modello F24, hanno tempo fino al 31 marzo 2025. Il contribuente deve fornire anche l’indicazione dell’anno di riferimento e del numero di rate.

Entro la stessa data si effettua il versamento della prima o unica rata delle imposte sostitutive. I codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate sono indicati nella Risoluzione n. 50/2024.

Il perfezionamento del ravvedimento avviene con il versamento di tutte le rate (fino a un massimo di 24 tranche mensili) o in unica soluzione entro il termine del 31 marzo 2025. Per le società e associazioni, il ravvedimento prevede il pagamento dell’imposta sostitutiva dell’IRAP e delle imposte sui redditi.

Importante: il ritardo nel pagamento di una rata, purché avvenga entro il termine della rata successiva, non comporta la decadenza della rateazione.

Chi può aderire alla sanatoria CPB

In base alla norma primaria, il ravvedimento si applica ai soggetti che hanno applicato gli ISA negli anni d’imposta dal 2018 al 2022, hanno dichiarato cause di esclusione dagli ISA dovute alla pandemia di Covid-19 e ondizioni di non normale svolgimento dell’attività, come previsto dall’art. 9-bis del Dl n. 50/2017.

A seguito delle novità introdotte dalla Legge 189/2024, possono accedere anche i contribuenti che tra il 2018 e il 2022 hanno dichiarato cause di esclusione ISA per l’esercizio di due o più attività di impresa non rientranti nello stesso Indice, purché i ricavi delle attività non prevalenti superino il 30% del totale dichiarato. Resta invece esclusa la riduzione del 30% di cui al comma 6-quater dell’articolo che istituisce il ravvedimento speciale.

Altra novità: possono aderire al ravvedimento speciale anche le società o le associazioni al posto dei loro singoli soci o associati.

L’adesione è vincolante sia per le imposte dirette sia per l’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive). Inoltre, i contribuenti con redditi sia di impresa che di lavoro autonomo possono aderire solo esercitando l’opzione per entrambe le categorie.