
Il calcolo dell’imponibile fiscali e previdenziale è necessario per determinare il versamento dei contributi INPS e delle imposte IRPEF e addizionali dovute, che vengono addebitati in busta paga e inseriti nella dichiarazione dei redditi.
A regolare l’imponibile fiscale e previdenziale sono due normative differenti, rispettivamente il TUIR e la Legge n. 153/1969, che contengono anche i principi per armonizzare il calcolo finale.
A differenziare l’imponibile previdenziale dall’imponibile fiscale in busta paga, ad esempio, è il fatto che i contributi previdenziali versati non rientrano nella determinazione del reddito imponibile a fini IRPEF.
Entrando più nello specifico, l’imponibile previdenziale e l’imponibile fiscale fanno riferimento a due diversi momenti di percezione dei redditi. Se in ambito fiscale la percezione avviene durante il periodo d’imposta, quindi dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno, in ambito previdenziale l’obbligo contributivo sorge durante il periodo di riferimento.
Tenendo conto delle voci non imponibili previdenziali e delle voci non imponibili fiscali, inoltre, si può desumere che l’elenco delle esclusioni dall’imponibile IRPEF in busta paga è molto consistente, tanto che un’altra differenza tra i due imponibili è rappresentata dalla riduzione dell’imponibile IRPEF e della tassazione in busta paga in base ai contributi versati dal lavoratore.