
Le persone fisiche in Italia devono presentare la dichiarazione dei redditi, e per farlo hanno a disposizione due modelli principali: modello Redditi PF e 730.
Il modello 730 – pensato per semplificare la presentazione della dichiarazione grazie all’assistenza del datore di lavoro o dell’ente previdenziale – è dedicato principalmente a dipendenti e pensionati e lo si può utilizzare se si possiedono redditi da lavoro dipendente, pensione e alcuni redditi diversi.
La scelta del modello dipende comunque dalla tipologia di reddito posseduta e dalle specifiche esigenze del contribuente.
Per presentare il 730, il modello generalmente utilizzato dai titolari di pensioni, c’è tempo fino al 2 ottobre 2023 (poiché il 30 settembre e il 1° ottobre cadono di sabato e domenica). Vediamo come fare, caso per caso.
- Pensionati: come si presenta la dichiarazione dei redditi
- Come usare il 730 precompilato da pensionati
- Quando arrivano i rimborsi da 730 ai pensionati
- Casa di proprietà e spese mediche: il pensionato deve compilare il 730?
- Cosa succede in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi
Pensionati: come si presenta la dichiarazione dei redditi
L’Agenzia delle Entrate mette ogni anno a disposizione dei contribuenti i modelli e le istruzioni per la compilazione della denuncia dei redditi, per via cartacea o telematica, tramite da dichiarazione precompilata.
Per semplificare l’adempimento della dichiarazione annuale dei redditi, infatti, da alcuni anni l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti anche il modello 730 precompilato, che contiene diversi dati inseriti automaticamente e risulta particolarmente comodo per i pensionati.
I contribuenti troveranno già compilati i campi relativi gli oneri detraibili sostenuti e riconosciuti dal sostituto d’imposta (che per i pensionati è l’INPS), riportati nella Certificazione Unica e quelli ricavati dalla dichiarazione dello scorso anno che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali, come le spese per le ristrutturazioni edilizie o il risparmio energetico.
Come usare il 730 precompilato da pensionati
La dichiarazione dei redditi precompilata è un servizio online gratuito al quale si accede con:
- credenziali del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)
- Carta di Identità Elettronica (CIE)
- Carta nazionale dei servizi (CNS).
Una volta entrati nell’area autenticata, l’utente può accedere al proprio modello oppure, se ha difficoltà, può conferire la delega per operare per proprio conto ad altri soggetti, in qualità di persona di fiducia, analogamente ai casi di tutore, amministratore di sostegno, curatore speciale o genitore. È inoltre possibile accedere e presentare la dichiarazione per una persona deceduta in qualità di erede.
All’interno del servizio è possibile visualizzare, accettare così com’è, modificare e/o integrare la propria dichiarazione e infine inviarla all’Agenzia. Una volta effettuato l’invio, la dichiarazione con il protocollo dell’invio resta visualizzabile e scaricabile all’interno della propria area autenticata.
Presentazione diretta e non assistita
Se il contribuente intende presentare il 730 precompilato in autonomia, può anche inviare da sé il modello precompilato, direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso deve:
- indicare i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio;
compilare la scheda per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, anche se non esprime alcuna scelta;
verificare con attenzione che i dati presenti nel 730 precompilato siano corretti e completi
Presentazione tramite sostituto, CAF o professionista
In alternativa alla presentazione diretta, il modello 730 precompilato può essere presentato:
- al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), se quest’ultimo ha comunicato entro il 15 gennaio di prestare assistenza fiscale;
- a un CAF o a un professionista abilitato (consulente del lavoro, dottore commercialista, ragioniere o perito commerciale, Società tra professionisti).
Il contribuente deve consegnare al sostituto d’imposta, al CAF o al professionista un’apposita delega per l’accesso al proprio modello 730 precompilato.
Chi si rivolge a un CAF o a un professionista abilitato deve consegnare oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1, in busta chiusa. Il modello riporta la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef. Il contribuente deve consegnare la scheda anche se non esprime alcuna scelta, indicando il codice fiscale e i dati anagrafici.
Quando arrivano i rimborsi da 730 ai pensionati
I pensionati riceveranno i rimborsi emersi dal 730 direttamente dagli enti pensionistici, con il pagamento della prima pensione utile successiva a quella di invio della dichiarazione dei redditi. Di norma, con il cedolino pensione di luglio o agosto. Stesse modalità per le trattenute Irpef relative a debiti con il Fisco, anch’esse saranno operate direttamente dai sostituti d’imposta.
Casa di proprietà e spese mediche: il pensionato deve compilare il 730?
Partiamo dal presupposto che un pensionato proprietario di un’abitazione principale è esonerato dalla presentazione della denuncia dei redditi, a condizione che il reddito pensionistico sia corrisposto da un unico sostituto d’imposta, obbligato a effettuare le ritenute d’acconto, oppure da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio.
Tuttavia, nel caso specifico in cui siano presenti spese mediche, è consigliabile compilare la denuncia dei redditi per usufruire dell’apposita detrazione.
Non conviene, invece, presentare il modello 730/2023 ai pensionati che percepiscono unicamente una pensione per un importo inferiore alla soglia prevista dalla no tax area. Infatti, non è dovuta l’Irpef per chi percepisce redditi fino a 8.500 euro.
Cosa succede in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi
Se un pensionato non presenta la dichiarazione dei redditi, si va incontro a gravi conseguenze, che vanno dalla sanzione amministrativa fino al penale. La sanzione amministrativa parte da un minimo del 120% al massimo del 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un’imposta minima applicabile di 250,00 euro.