
In caso di affitti brevi di immobili in comproprietà, ciascuno dei comproprietari deve specificare nella dichiarazione dei redditi la propria quota del corrispettivo lordo spettante. A sottolinearlo è il Fisco, rispondendo a una domanda di un utente sulla rivista web ufficiale dell’Amministrazione finanziaria.
Per i contratti di locazione breve di alloggi posseduti in comproprietà è necessario indicare gli importi spettanti a entrambi i proprietari nel Modello 730, anche nel caso in cui il contratto riporti solo uno dei due nomi.
Le locazioni brevi sono quelle che durano al massimo 30 giorni, stipulate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, anche per il tramite di società di intermediazione immobiliare e portali online, i quali trattengono il 21% sul canone di affitto come previsto per legge.
Qualora nella Certificazione Unica (CU) rilasciata dall’intermediario vi sia indicato solo il codice fiscale del comproprietario cha ha stipulato il contratto di locazione, quindi, l’importo totale del corrispettivo viene riportato nella sua dichiarazione ma dovrà essere modificato il dato inserito riducendolo del 50%.
Allo stesso tempo, il comproprietario dell’immobile locato è tenuto a indicare nella sua dichiarazione dei redditi il restante 50% di corrispettivo.