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TFR pagato dall’INPS, nuove istruzioni per datori di lavoro incapienti

di Barbara Weisz

Pagamento diretto del TFR ai dipendenti per aziende incapienti: nuova procedura telematica, obbligatoria dal 10 febbraio 2023, istruzioni di accesso al Fondo.

Cambiano le procedure per la domanda all’INPS finalizzata al pagamento del TFR ai lavoratori da parte delle aziende incapienti, che quindi non sono in grado di versare la liquidazione: la richiesta si presenta esclusivamente attraverso i servizi online, mentre non è più possibile l’invio del file alla casella di posta elettronica (PEC) della Tesoreria.

Il trattamento di fine rapporto viene di pagato dal datore di lavoro dopo la risoluzione del rapporto (i contratti stabiliscono precise tempistiche) ma, nei casi in cui l’azienda dichiari l’incapienza, interviene l’Istituto previdenziale versando la cifra direttamente al lavoratore.

In caso di incapienza, anche l’azienda può richiedere all’INPS di intervenire, grazie alle risorse dell’apposito Fondo di garanzia. In questi casi, la domanda si invia tramite il canale telematico, anche in modalità massiva con file xml se il numero dei beneficiari è elevato. Bisogna accedere con le proprie credenziali alla sezione “Prestazioni e Servizi”>Servizi” e scegliere:

  • “TFR – Pagamento diretto Fondo di Tesoreria”;
  • “TFR – Pagamento diretto Fondo di Tesoreria – Domande XML”.

E’ previsto un periodo transitorio di 60 giorni, per cui fino al 10 febbraio 2023 è possibile continuare a utilizzare anche il precedente canale telematico. Dopo questa data, sarà definitivamente attiva solo la procedura tramite i servizi INPS online.

La casella PEC Info.FondoTesoreria@inps.it resta a disposizione per sottoporre quesiti di carattere tecnico riguardo alla compilazione dei file XML o alla gestione dei file di esito prodotti dalla procedura di acquisizione. Ma non potrà più essere usata per l’invio della domanda (salvo periodo transitorio di 60 giorni).