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Quanto costa un conto corrente oggi: lo svela Bankitalia

di Alessandra Caparello

Salgono i costi del conto corrente bancario, in seconda posizione il costo del conto postale e da ultimo il conto corrente online: indagine Banca d'Italia.

Strumento principe per la gestione del denaro, il conto corrente permette di depositare i risparmi e fruire di servizi bancari come accredito stipendio e pensione, bonifici, addebiti diretti e domiciliazione delle bollette.

Poiché consente transazioni, quello bancario rientra nella categoria dei conti di pagamento. Ma ovviamente ci sono dei costi da sostenere. Un’indagine sul costo dei conti correnti svolta da Bankitalia rivela che nel 2021 la spesa per la gestione di un conto corrente è cresciuta di 3,8 euro raggiungendo l’importo di 94,7 euro.

Quali sono i costi di un conto corrente

Per ogni conto corrente ci sono canoni fissi e costi variabili. I primi sono quelli che bisogna sostenere per aprire il conto, i secondi sono quelli il cui ammontare dipende dal numero di operazioni che si effettuano.

Per fare qualche esempio nella lista dei costi di un conto troviamo l’imposta di bollo, le commissioni per operazioni dai bonifici ai prelievi fino alla domiciliazione delle bollette e l’emissione di un assegno, carta bancomat, l’estratto conto, l’invio (cartaceo) delle comunicazioni fino alle spese per lo scoperto e quelle di chiusura periodica o di liquidazione.

Quanto costa la gestione di un conto corrente

Nella sua indagine Bankitalia rivela che, su un importo medio di l’importo medio di 94,7 euro,  ad aumentare sono state sia le spese fisse sia quelle variabili, che hanno contribuito rispettivamente per il 73,4 e per il 26,6% al rincaro complessivo.

La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è risultata invece in lieve flessione, diminuendo dall’1,8 all’1,7% del credito accordato; la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV), sugli sconfinamenti e scoperti è diminuita da 18,9 a 16,9 euro.

Nel 2021 la spesa di gestione di un conto postale è stata pari a 58,0 euro, per un aumento di 5 euro rispetto all’anno precedente.

Come risparmiare con il conto online

L’incremento osservato per i conti online  21,5 a 24,3 euro. Come ricorda via Nazionale, la spesa per questi conti si attesta su un livello ancora significativamente inferiore a quello dei conti “fisici”: il divario di spesa è pari a 70,4 euro (69,4 euro nella rilevazione precedente).

A rendere più convenienti i conti online è la minore spesa per i canoni di base che dipende da due fattori: la più bassa percentuale di clienti tenuti al pagamento dei canoni (il 54,4% della clientela online contro il 71,4% di quella tradizionale) e l’inferiore importo del canone di base, pari al 32,7% dei conti convenzionali.

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Cosa dicono le associazioni dei consumatori

Nel 2021 il costo del conto corrente è cresciuto di 3,8 euro. Troppo secondo l’Unione Nazionale Consumatori, soprattutto per le spese fisse cresciute di 2,8 euro nel 2021 (era già aumentate di 4,3 euro nel 2020) gravando su chi ha una bassa operatività.

Sulla stessa linea il Codacons, che punta il dito sull’infinità dei costi aggiuntivi legati ad un conto corrente: gestione di carte di credito e bancomat, commissioni sui prelievi, canoni mensili, spese di ricarica delle prepagate, blocco o sostituzione carta, invio dell’estratto conto cartaceo, commissioni di cambio valuta per pagamenti all’estero.

Tra l’altro, ricorda il Codacons, è in corso un parallelo crollo dei servizi bancari sul territorio: ad oggi, 4 milioni di italiani risiedono in 3.062 Comuni senza neppure una banca. In meno di 10 anni gli istituti di credito italiani hanno chiuso 11.231 sportelli, soprattutto al Sud, dove risultano penalizzate le fasce di utenti più deboli, come gli anziani.