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Se la cessione di un’attività avviene con atto notarile e conseguente versamento da parte del cessionario del 3% di imposta di registro, il cedente deve comunque emettere fattura di vendita al cessionario con l’aggravio del 22% di IVA?
Premesso che l’atto notarile contiene senz’altro tutti i passaggi della transazione, direi che sulla cessione d’azienda non si paga l’IVA, mentre è dovuta l’imposta di registro.
Di conseguenza, i documenti di vendita non conterranno l’IVA, che appunto non va applicata se non in casi particolari, nei quali tuttavia vige sempre il principio di alternatività rispetto all’imposta di registro.
In generale, il testo unica sull’IVA (articolo 2, comma 6, Dpr 633/197) prevede che non siano considerate cessioni di beni, e di conseguenza siano esenti IVA, «le cessioni che hanno per oggetto aziende o rami di azienda».
Dunque, nel caso da lei esposto, se per cessione di attività intende una delle operazioni sopra esposte (cessione di azienda, o di ramo d’azienda), direi che non è dovuta l’IVA. E’ stata correttamente pagata l’imposta di registro.