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Con altre due persone sto pensando di creare una nuova impresa. Una delle due è dipendente di un’azienda che diverrebbe nostra concorrente ed ha un contratto part-time, svolgendo attività di contabilità e data entry di ordini clienti. L’azienda “concorrente” commercializza prodotti, quindi non ci sono know-how o segreti aziendali da non poter divulgare. Ci possono essere limitazioni o vincoli di non concorrenza? Non vi è nessun patto di riservatezza o non concorrenza e i clienti dei prodotti sono facilmente reperibili dagli elenchi telefonici.
Si tratta di materia complessa e con molte sfaccettature, quindi si rivolga ad un professionista, ma il mio parere è che non ci siano controindicazioni dal momento in cui il futuro socio cessa il lavoro dipendente se non è stato previsto nel contratto un patto di non concorrenza ed in relazione ai rapporti con i clienti.
Restano ovviamente gli obblighi di correttezza e riservatezza nei confronti dell’azienda per cui lavora attualmente.
Se al momento delle dimissioni l’impresa proponesse la stipula di patti come quelli sopra descritti (dietro remunerazione), a mio avviso il suo socio dovrebbe sottoporre il testo a un legale in modo da essere certi che non ci siano, successivamente, problemi nello svolgimento dell’attività che vorreste aprire.
Da ultimo, è da verificare che non ci siano regole di base da seguire in relazione a specifici settori e previste dai contratti collettivi, cosa che potete dunque facilmente verificare.