
Sono pensionato dal 2022 e ho aperto partita IVA e INPS versando alla gestione separata. Come e quando potrò utilizzare questi contributi per incrementare la pensione?
Se sta versando contributi a una gestione diversa da quella che le sta pagando il trattamento previdenziale, l’istituto che può utilizzare per valorizzarli è la pensione supplementare.
Si tratta di una prestazione riservata a coloro che, dopo essere andati in pensione, intraprendono un’attività lavorativa versando contributi a una diversa gestione previdenziale, che da soli non sono sufficienti a far maturare il diritto ad una seconda pensione autonoma.
In realtà, questa soluzione non è sempre percorribile: tutto dipende dall’istituto previdenziale che versa la pensione principale.
Nel caso dell’INPS, la pensione supplementare spetta infatti soltanto a chi è già titolare di una pensione erogata dalla gestione AGO dei dipendenti (o suo fondo sostitutivo) o di una pensione erogata dalle gestione speciali per Artigiani e Commercianti.
Hanno diritto alla pensione supplementare anche i pensionati del Fondo Clero, i titolari di assegni vitalizi (in sostituzione di una pensione) e i pensionati del Fondo Spettacolo se hanno versato contributi anche in una o più gestioni speciali dei lavoratori autonomi.
Non spetta invece a chi è titolare di una pensione principale erogata dalla Gestione Separata oppure da una cassa professionale privata.
Quali contributi si possono valorizzare? Non tutti: vale solo la contribuzione versata nell’Assicurazione Generale Obbligatoria AGO (Fondo dipendenti FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi).
- Se però ora prende la pensione INPS dall’AGO e sta versando contributi in un’altra gestione ma sempre dell’Istituto Nazionale di Previdenza, allora ha diritto a questa pensione supplementare, anche per la contribuzione per la quale a carico della Gestione Separata.
- Se la sua pensione principale è versata da una cassa professionale, allora può accedere alla pensione supplementare solo nel caso in cui i suoi nuovi contributi siano versati alla Gestione Separata INPS.
- Se la sua attuale pensione è già a carico della gestione separata, come anticipato sopra, allora non ha diritto alla pensione supplementare.
Il requisito per fare domanda è avere compiuto l’età per la pensione di vecchiaia, pari a 67 anni. E’ anche necessario aver cessato il rapporto di lavoro dipendente. La domanda si presenta all’INPS, e i versamenti decorrono dal mese successivo a quello di presentazione.
Nel caso in cui stesse versando nuovi contributi nella medesima gestione che oggi le paga la pensione (o in una di quelle che hanno concorso a formarla nel caso di cumulo contributi), potrebbe invece valorizzare i nuovi versamenti attraverso il supplemento di pensione. Si può chiedere dopo cinque anni dal pensionamento oppure dopo cinque anni dalla precedente richiesta di supplemento. Per una sola volta, è possibile presentare la domanda anche dopo due anni (dalla pensione o dalla precedente richiesta).
Se non rientra in nessuna di queste ipotesi, credo che l’unica strada sia versare sufficienti contributi per acquisire un autonomo diritto a pensione nella nuova gestione previdenziale.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz