
Percepisco l’Invalidità Civile (al 100% permanente) e ho quasi 72 anni: mi è stato detto che dovrei prendere la pensione di vecchiaia integrandola con la pensione di invalidità (ho 5 anni di contributi). E’ corretto?
E’ corretto solo parzialmente, nel senso che è vero che lei ha diritto alla pensione di vecchiaia, nel momento in cui raggiunge il requisito, ma a quel punto non somma il nuovo trattamento a quello che già percepisce, ossia l’assegno di invalidità. In genere, l’assegno si trasforma in pensione, quindi smette di essere versato quando inizia ad arrivare il trattamento previdenziale.
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Nel caso in cui il trattamento di invalidità sia più alto della pensione maturata, allora lei continuerà a percepire la stessa somma. In pratica, l’assicurato ha diritto a ricevere il trattamento per lui più conveniente.
Quindi, per riassumere, nel momento in cui lei matura il diritto a pensione l’assegno di invalidità si trasforma automaticamente in pensione, ma se il vecchio trattamento era più alto della pensione che le spetta, allora prevale l’invalidità e continua a ricevere lo stesso assegno che prende ora.
Per l’assegno di invalidità 2023, il requisito di reddito è di 17.920 euro l’anno mentre per gli assegni agli invalidi parziali e per l’indennità di frequenza è di 5.391,88 euro l’anno. Il riferimento è il reddito imponibile, tolti gli oneri deducibili. Per avere diritto alla pensione di invalidità, lo ricordiamo, oltre ad un’età anagrafica tra 18 e 67 anni è anche necessario avere un’invalidità civile a partire dal 74%.
Il più recente riferimento di prassi è il Messaggio INPS 2705/2023 dello scorso luglio.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz