Decreto Anziani in vigore: verso l’Assegno Unico dal 2024

di Anna Fabi

Ddl Anziani approvato, attuazione da aprile: dal 2024 Assegno Unico per non autosufficienti al posto dell'indennità di accompagnamento su base volontaria.

Approvato in via definitiva il Ddl Anziani, che in base alle previsioni del Ministero del Lavoro approderà in Gazzetta Ufficiale nei tempi previsti dal PNRR, ossia entro fine marzo. Da aprile si lavorerà poi alla stesura dei decreti attuativi.

Si tratta del disegno di legge n. 205 recante “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane” che recepisce molte delle indicazioni di Terzo Settore e delle categorie professionali di riferimento.

L’articolo 5 prevede che la delega sia esercitata entro il 31 gennaio 2024 in una serie di ambiti operativi. In particolare, il ddl impegna il Governo ad adottare misure per l’invecchiamento attivo, l’autonomia e la prevenzione delle fragilità, anche attraverso la revisione dell’assistenza domiciliare e il riconoscimento di cure palliative. Si prevede, tra le altre misure, la possibilità di convertire in denaro e servizi assistenziali alcune delle attuali prestazioni riservate alle persone non autosufficienti.

Nello specifico, il Ddl Anziani dispone, in via sperimentale e progressiva,  l’introduzione di una prestazione universale (una sorta di Assegno Unico) pensato per gli invalidi anziani, che assorbirà i precedenti sussidi e andrà quindi in sostituzione di quella che ora è conosciuta come indennità di accompagnamento (articolo 1, legge 17/1980) e delle prestazioni connesse (articolo 1, comma 164, legge 234/2021): le persone anziane non autosufficienti potranno scegliere se riceverla come indennità in denaro (graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale ) oppure sotto forma di servizi alla persona.

Grazie all’istituzione di Punti Unici di Accesso (PUA) sul territorio, si potrà effettuare una valutazione univoca del soggetto da tutelare e definire un Progetto assistenziale individualizzato (PAI), che fornisca le indicazioni sulle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali necessarie. Prevista anche un’integrazione dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) e del servizio di assistenza domiciliare (Sad), con interventi anche a favore dei caregiver familiari.

Tra gli altri ambiti della delega troviamo anche l’analisi e il riordino delle agevolazioni contributive e fiscali per i caregiver familiari.