Le caldaie a gas rischiano di restare fuori mercato a partire dal 2029: lo prevede il piano RePowerEU per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas russo, senza che però questa si sia al momento risolto in un orientamento normativo.
Non ci sono al momento obblighi per gli Stati Membri, ma tratta di una prospettiva contro la quale si schierano evidentemente tutte le associazioni di categoria.
In realtà, si possono ipotizzare modifiche che rendano gli obiettivi compatibili con l’adozione di nuove tecnologie, dai combustibili fossili alle caldaie ibride. In vista delle eventuali procedure operative, i produttori chiedono infatti di puntare sull’approccio multi-tecnologico.
Il piano REPowerEU stabilisce una serie di misure per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde, aumentando nel contempo la resilienza del sistema energetico dell’UE. Ha degli obiettivi al 2030, come l’umento dal 40% al 45% dell’obiettivo europeo per le energie rinnovabili, o l’innalzamento dal 9% al 13% di quello in materia di efficienza energetica. Ci sono poi obiettivi di breve durata, e altri al 2027.
Secondo Valentina D’Acunti, capo comparto gas di Assotermica (produttori apparecchi e componenti per impianti termici di Confindustria), «l’impostazione più corretta sarebbe che, anziché vietare le caldaie a gas, vengano invece fissati dei requisiti che puntino all’utilizzo di apparecchi pronti all’utilizzo di fonti rinnovabili. Bisogna guardare a come sono alimentate le caldaie, perché è sbagliato pensare che queste siano realizzate solo per funzionare con combustibili fossili».
Altro elemento a sfavore del divieto: «rischiamo di creare un mercato secondario di apparecchi antiquati, inefficienti e poco sicuri, che continueranno comunque a restare in molte case.
La soluzione, invece, è mettere a disposizione tecnologie differenti per le diverse tipologie di clienti. Dal nostro punto di vista, ad esempio, gli apparecchi ibridi factory made (caldaia a condensazione e pompa di calore, controllati da una centralina unica integrata nel prodotto) rappresentano una delle soluzioni più intelligenti per soddisfare tutti i paletti europei».