Presentare i dati con i grafici a bolle

di Corrado Del Buono

9 Febbraio 2016 09:19

Uno strumento grafico per la presentazione sintetica di informazioni qualitative utile per illustrare situazioni in un colpo d'occhio.

In un precedente tutorial abbiamo analizzato le procedure che consentono la creazione di grafici e la loro modifica attraverso l’applicativo Excel. In questo articolo ci soffermiamo, più nel dettaglio, su di un particolare tipo di grafico, il grafico a bolle (poco utilizzato in azienda ma, come vedremo, “ricco” di informazioni aggiuntive rispetto ad altre tipologie di grafici) analizzando la sua utilità nella rappresentazione di dati aziendali, le “tecniche di lettura” tipiche di tale grafico e le procedure per la sua costruzione, per illustrare queste ultime utilizzeremo il file di esempio allegato.

=> Scarica l’esempio

Quali dati rappresentare

Il grafico a bolle si utilizza per rappresentare tre serie di dati: due serie vengono dislocate sugli assi cartesiani (asse X e Y) e una viene espressa dalla dimensione della bolla. Poiché, da un punto di vista strettamente visivo, il valore espresso dalla dimensione della bolla non è facilmente confrontabile con i valori numerici espressi sugli assi cartesiani, si utilizza come terza serie di dati la somma dei valori espressi nelle due serie precedenti. Più in generale attraverso le bolle possiamo esprimere un dato qualitativo, più che quantità precise.

Con riferimento ai dati aziendali, pertanto, l’utilizzo del grafico a bolle è particolarmente indicato per dati sulle presentazioni o per rappresentare coppie di dati la cui somma ha un qualche significato da un punto di vista aziendalistico; ad esempio, è possibile rappresentare le vendite di diversi prodotti sul mercato interno ed estero (in tal caso, la dimensione della bolla rappresenta il fatturato complessivo del prodotto) o i costi diretti e indiretti allocati ai diversi prodotti (in tal caso, la dimensione della bolla rappresenta il costo complessivo dei singoli prodotti).

Come leggere un grafico a bolle

Un grafico a bolle offre maggiori informazioni rispetto ad un grafico classico quale, ad esempio, un istogramma o un grafico a barre. Facciamo un esempio pratico ed analizziamo tutte le informazioni che possiamo trarre da un simile grafico; supponiamo di aver realizzato un grafico a bolle per illustrare le vendite sul mercato interno ed estero di cinque prodotti.

Figura 1. Grafico delle vendite

Grafico delle vendite

Osservando le dimensioni delle bolle, possiamo affermare che il Prodotto B è quello maggiormente venduto (in quanto è rappresentato dalla bolla di dimensioni maggiori) seguito dal Prodotto A e dai Prodotti D e C che fanno registrare un fatturato pressoché simile (la dimensione di queste ultime due bolle è quasi identica); il Prodotto E, invece, è il meno venduto.

Osservando la posizione delle bolle sugli assi cartesiani, possiamo invece dedurre che il Prodotto B genera un fatturato pressoché simile sia sul mercato interno che internazionale (la sua posizione, infatti, è sulla bisettrice degli assi), i prodotti D e C vengono venduti principalmente all’estero (la posizione di queste due bolle è posta in alto a sinistra), il prodotto A è venduto quasi esclusivamente sul mercato interno, mentre il Prodotto E è venduto per i due terzi sul mercato interno e per un terzo sul mercato estero (quest’ultimo dato lo si deduce leggendo i valori sugli assi cartesiani). A partire dalle informazioni desunte dal grafico a bolle, è possibile analizzare le cause, gli effetti e le strategie da utilizzare in futuro circa la produzione e vendita dei prodotti. Continuiamo con i dati del grafico di esempio. Considerato che il Prodotto B è sicuramente un prodotto trainante per l’impresa, si potrebbe andare a verificare se è anche redditizio, ovvero se il suo “margine di contribuzione” genera reddito o se le sue vendite sono dovute solo al basso prezzo praticato rispetto ai costi variabili.

=> Creazione di grafici con Excel

Con riferimento ai prodotti D e C e, in maniera speculare, al prodotto A, si potrebbero analizzare le cause che sono alla base di una vendita differenziata tra i due mercati ed, eventualmente, intervenire con delle opportune strategie di marketing per incrementare il fatturato sul mercato meno fiorente. Particolare attenzione, infine, deve essere riservata al Prodotto E le cui vendite sono minime; se si tratta di un nuovo prodotto la situazione non è preoccupante, ma se si tratta di un prodotto ormai al termine del suo “ciclo di vita”, bisognerebbe valutare la possibilità di sostituirlo con altri nuovi prodotti o semplicemente eliminarlo dalla produzione. Altre informazioni, infine, possono essere tratte, affiancando al grafico in esame, un ulteriore grafico a bolle riferito al fatturato dell’anno precedente; in questo modo sarebbe possibile analizzare i movimenti delle bolle sul grafico (e le variazioni delle dimensioni) e analizzare in un’ottica dinamica ciò che sta avvenendo in azienda.

Come costruire un grafico a bolle

A differenza degli altri grafici, il grafico a bolle non può essere generato interamente con la procedura guidata, ovvero lasciando ad Excel il compito di organizzare in righe o in colonne le serie di dati tratte da una tabella; ne segue che le serie di dati devono essere costruite “manualmente”. Vediamo come fare utilizzando i dati della tabella riportati in figura (e presenti sul file allegato).

Figura 2. Serie di dati di esempio

Serie di dati di esempio

Avviamo la procedura di Creazione guidata Grafico attraverso il comando Inserisci>Grafico o il pulsante omonimo presente sulla barra degli strumenti Standard (non è necessario posizionarsi all’interno della tabella in quanto dobbiamo costruire le serie manualmente). Nella prima finestra (Creazione guidata Grafico – Passaggio 1 di 4 – Tipo di grafico) selezioniamo il grafico a bolle.

Nella seconda finestra (Passaggio 2 di 4 – Dati di origine del grafico) della procedura guidata, selezioniamo la scheda Serie e cancelliamo, attraverso il pulsante Rimuovi, eventuali serie generate da Excel automaticamente (ciò accade se la procedura automatica è stata avviata avendo come cella attiva una della tabella dati);

Figura 3. Impostare le serie manualmente

Impostare le serie manualmente

Facciamo clic sul pulsante Aggiungi e, attraverso i pulsanti di collegamento con il foglio di calcolo assegniamo il riferimento alle celle della tabella. Per rappresentare il Prodotto A della tabella, utilizziamo come Nome della serie la cella A2 della tabella contenente l’etichetta Pdt A (nella casella di testo verrà visualizzato =Foglio1!$A$2); assegniamo alla casella Valori X le vendite fatturate in Italia (cella B2 della tabella), alla casella Valori Y le vendite fatturate all’estero (cella C2) e alla casella Dimensioni, il totale fatturato del Pdt. A contenuto nella cella D2 (quest’ultima contiene a sua volta la funzione =SOMMA(A2:B2)).

Utilizziamo nuovamente il pulsante Aggiungi e costruiamo le altre quattro serie di dati utilizzando la stessa procedura. Completiamo, infine, la Creazione guidata Grafico scegliendo, nelle due finestre successive, le opzioni del grafico (titoli, nome degli assi, legenda, etc.) e la posizione nella quale collocare il grafico (sul foglio di excel contenente i dati di origine o in un foglio grafico a parte). Poiché, come abbiamo osservato, il grafico a bolle è maggiormente leggibile costruendo, almeno idealmente una bisettrice che divida il piano cartesiano in due parti, è consigliato, dopo aver concluso la procedura di creazione del grafico, modificare la scala numerica rappresentata sugli assi in maniera da formare un “quadrato”: per farlo è sufficiente fare doppio clic sugli assi del grafico ed intervenire nella scheda Scala della finestra Formato asse assegnando gli stessi valori ai due assi.

Figura 4. Impostare le dimensioni

Impostare le dimensioni